L'Amore è una cosa sola

Tutto è Uno e l’Uno è Amore -> Quando io so questo (attenzione, ho detto so, non “credo”, “spero” o “ho fede che...”) tutto il resto mi sarà dato in aggiunta.
Se io so che Tutto è Amore, imparo a vederlo. Se imparo a vederlo, significa che lo percepisco. Se percepisco l’Amore in ogni cosa, ne vivo e ne faccio esperienza e ne godo la perfezione. E tutto ciò che mi serve per essere felice mi giungerà senza sforzo, incredibilmente senza nemmeno doverlo individuare.
È così che funzionano le cose, facciamocene una ragione.
La spiegazione energetica di tutto questo meccanismo è molto semplice: se io riesco a vedere il bello nel brutto, la positività anche in quello che non mi piace o anche solo se so che il bello nel brutto c’è, anche se non riesco a vederlo, sono consapevole del motivo evolutivo per cui ogni cosa accade e quindi l'unico sentimento che qualunque cosa accada mi susciterà sarà un sentimento di gratitudine. Non più frustrazione, inadeguatezza, rancore, astio, sconforto... Solo e sempre Amore, gioia e gratitudine.
Perciò l’Universo che mi restituisce tutto ciò che io energeticamente emano mi manifesterà ancora altri motivi di gratitudine non più di frustrazione... è chiaro?
Cambia il tipo di energia che io immetto nell’Universo e perciò evidentemente cambia la risposta dell’Universo verso di me (miglioro la realtà)!
Quindi certo, c’è anche una spiegazione energetica a riguardo, ma gli hawaiani non hanno bisogno di tante spiegazioni, loro lo sanno e lo vivono. Infatti ogni hawaiano conosce Ho’oponopono e il suo significato. Tant’è vero che lo scopo della vita di un hawaiano è quello di riconoscere la propria grandezza spirituale Ubane nui au. Individuare la direzione migliore da prendere per riconoscere la più grande versione di noi stessi e come fare per raggiungerla.
Allo stesso modo Gesù di Nazareth, che la sapeva piuttosto lunga, ci spiega chiaramente come funzionano le cose: “Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia (percepisci la perfezione) e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta (e migliori la realtà)” -> Ho’o pono pono! Grandioso!
Abbiamo forse bisogno di altro per Esserci?

Estratto dal libro
Gli Specchi Esseni
Il codice per interpretare la mappa della tua vita
Voto medio su 6 recensioni: Buono
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Mangesio, il minerale dei miracoli

Magnesio Supremo - 300 gr
Stress psico-fisico
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Toronto. Alcuni medici canadesi hanno affermato che chi non ottiene abbastanza magnesio dalla propria dieta, dovrebbe considerare l'ipotesi di prendere integratori.

Il dr. Rhian Toyuz dell'Università di Montreal, nel "Journal of Hypertension" scrive che "recenti studi dimostrano che diete ricche di magnesio possono favorire la riduzione della pressione sanguigna, specialmente fra gli anziani.
Il dr. Toyuz ha inoltre affermato che sarebbero utili maggiori ricerche sul ruolo del magnesio nelle malattie cardiache.
Il magnesio aiuta le cellule muscolari a rilassarsi, incluse quelle del cuore. Una carenza di magnesio é stata collegata a malattie cardiache, battito irregolare e palpitazioni. Alcuni studi hanno esaminato il suo ruolo nella prevenzione di queste malattie.
La dose giornaliera raccomandata di magnesio é 600 milligrammi.
Ma sembra che dal 50 al 90% dei cittadini del Nord America non ne consumino a sufficienza.
"Uno dei motivi di questa carenza é dovuto alle conseguenze di una dieta ricca di amidi che consumano molto magnesio, come confermato da alcuni nutrizionisti. Inoltre, quando siamo sottoposti a situazioni di forte stress il nostro bisogno di magnesio aumenta considerevolmente.
Le fonti alimentari di magnesio comprendono broccoli, spinaci, farina d'avena, noci e dal mare: tonno (anche in scatola), gamberetti e passere.
Molti medici stanno prescrivendo integrazioni con magnesio per un ampio numero di problemi di salute: dai crampi muscolari all'ipertensione.
La dr.ssa Linda Rapson aggiunge magnesio alla dieta dei suoi pazienti con dolori diffusi. "Praticamente tutti hanno un miglioramento quando gli somministriamo magnesio" ha detto la dr. Rapson che conduce una clinica del dolore a Toronto. "Il magnesio aiuta anche le persone con fibromialgia, crampi muscolari, emicrania e costipazione."
Uno dei pazienti ha testimoniato che i crampi alle gambe sono scomparsi dopo aver iniziato a prendere magnesio. Dopo aver sopportato notti insonni per cinque anni, questo paziente ha raccontato che i sintomi sono scomparsi dopo che gli sono stati prescritti 600 mg di magnesio al giorno. "Due settimane dopo aver iniziato l'integrazione, i crampi sono spariti. Ciò ha cambiato la mia vita."
By CBC News online

Dragoncello: Proprietà

Il dragoncello (Artemisia dracunculus L), conosciuto anche con il nome di estragone, è una pianta erbacea aromatica che cresce spontaneamente nella Russia meridionale ed in tutto il bacino mediterraneo. 

Il suo nome, dracunculus (piccolo drago), molto probabilmente deriva dall’abitudine che vigeva nel Medioevo di utilizzare questa pianta contro i morsi di serpenti velenosi. 

Il Dragoncello è una pianta erbacea perenne, che forma dei bei cespugli alti fino a 80 cm con fusti molto ramificati. Le foglie sono lanceloate - lineari di colore verde chiaro. I fiori sono molto piccoli di colore giallo-verde portati da infiorescenze riunite in pannocchie. Fiorisce da luglio ad ottobre. I frutti sono degli acheni.

Il cervello a sinistra: razionale-maschile

Sopravvivenza efficiente a condizioni e apparenze, sa far bene una sola cosa per volta. Ego e Volontà.


   Il cervello a sinistra controlla la parte destra del corpo e può essere considerato quello che permette la relazione razionale, maschile, con il visibile, il conosciuto e conoscibile, quello del "vedere per credere", della logica, della matematica, dell'approccio scientifico moderno ma anche della Volontà, dell'agire e dello spesso bistrattato Ego, culla di ogni timore, volere ed ambizione.

   Il cervello delle regole, dei permessi e dei divieti di cui anche le religioni sono tradizionalmente ricche, che trae conclusioni producendo giudizi su ogni cosa credendola possibile o impossibile, facile o difficile, giusta o ingiusta, bella o brutta, ma anche su come fare ciò che si vuol fare e come dire ciò che si vuol dire, in base alle associazioni-informazioni che ha nella sua memoria. Si occupa anche della parola, del linguaggio e del mentire quando sembra convenire.

   Diversamente dal cervello di destra, sembra che elabori le informazioni in serie, come un computer, una dopo l'altra in rapida sequenza.
   L'elaborazione delle informazioni in serie richiede che di presente in presente ogni dettaglio sia separato dal contesto generale per poter essere interpretato-giudicato singolarmente in termini di cause ed effetti, di prima o dopo, ma anche di bene o male, di bello o brutto, di vittima o carnefice e così via, in base ai contenuti che ha nella sua memoria.

   Avendo come riferimento la memoria, le persone razionali (che utilizzano prevalentemente questo emisfero) danno inevitabilmente grande importanza al passato e credono che ogni presente sia solo l'effetto di cause precedenti. Per il cervello destro le cose sembra siano invece molto diverse, i riferimenti non sono nel passato, non sono le cause ma ciò che del presente reisce a rendersi consapevole in base alle finalità, agli intenti che una persona ha. In esso le cause ed effetti coincidono nel non giudizio, nel presente, diventa allora più importante ciò verso cui si tende, le proprie finalità, i propri intenti e progetti rivolti al Futuro.

   L'intento prioritario del cervello razionale a sinistra sembra sia la sopravvivenza del corpo nel tempo, e per riuscire efficacemente a realizzarlo filtra ogni cosa che viene percepita sensorialmente dalla realtà esterna per cercare di riconoscere cosa può favorire, impedire o compromettere la sopravvivenza portando a giudicare continuamente tutto ciò a cui l'attenzione viene rivolta. Sembra che sia soprattutto in caso di reale pericolo che questo emisfero riesce ad esprimere il suo meglio, ma in assenza di minacce concrete può far perdere e confondere in un inutile pensare, preoccuparsi e diffidare di ogni cosa, che si traduce facilmente nell'incapacità di essere Felici. Chi è molto razionale tende a cercare sempre qualcosa di cui potersi preoccupare.
   Poichè elabora le informazioni in termini di cause ed effetti, questo emisfero può portare una persona ad illudersi che la propria Felicità dipenda da altri o da cause esterne, e a produrre, per questo, frustranti aspettative su chiunque ed ogni cosa. Porta, inoltre, a sentirsi a disagio con l'incertezza, ogni dubbio si traduce in sofferenza, il cervello stesso tende allora a semplificare/ottimizzare le cose cercando di produrre idee di verità e certezze riguardo ad ogni cosa e persona, indipendentemente dal fatto che possano essere false o trattarsi solo di approssimaizioni e interpretazioni soggettive.
   Una volta prodotte le proprie certezze tenderà poi a difenderle, a voler aver sempre e comunque ragione anche se si trova ad essere in modo inequivocabile nel torto, a rifiutare ma anche disprezzare o deridere ogni idea diversa dalla sua e a giustificare ogni proprio sbaglio attribuendone la responsbailità ad altri.

   Per le persone che permettono a questo loro emisfero di dominare la loro vita ogni relazione diviene facile occasione di conflitto, senza che riescano nemmeno ad accogersi del perchè.
   Avere ragione richiede il minimo sforzo intellettuale, permette di non dover cambiare e non doversi confrontare con altri dubbi razionalmente insopportabili, ma è molto difficile che una persona riesca a divenire migliore e più Felice, che possa vivere Sucessi se non riesce ad accettare di imparare dai propri errori, sapendoli riconoscere come tali.

   Anche per riuscire ad Amarsi e ad Amare felicemente sembra sia indispensabile saper imparare dai propri errori, ma anche a godere dei propri dubbi, del mistero e dell'incertezza, proprio ciò che l'altro emisfero sa far meglio. Avere due "cervelli" che funzionanno in modo diverso è un gran dono! Per essere efficace nel perseguire la sopravvivenza del corpo, il cervello razionale porta che se ne lascia dominare ad essere tendenzialmente opportunista e anaffettivo, ad essere serio, a cercare di controllare e prevedere ogni cosa e ogni persona che glielo permetta.

   Se una persona olte a sopravvivere ha anche l'ambizione di saper esprimere sè stessa pienamente per essere Felice, l'emisfero di destra può essere per lei un grandioso maestro. Lasciando gestire al cervello razionale anche la propria ambizione alla Felicità, l'approccio ad essa si riduce in termini di cause ed effetti a reazioni ed eventi esterni; lasciando, invece, libero di agire l'emisfero destro, una persona Felice lo diventa naturalmente, senza cause ed effetti.

   Per il cervello razionale il solo sopravvivere, anche se infelicemente, è già un grandioso successo, per questo una persona piò ignorare l'insospettabile e straordinario potenziale di Felicità che potrebbe generare, vivere e condividere se lasciasse consapevolmente esprimere anche il suo emisfero di destra. Sorpendentemente può essere sufficente produrre il chiaro intento di voler sapere essere più Felici che in passato per permettere ai propri due emisferi di inizare a collaborare, ad agire in comunione di intenti: allora tutto può inziare, finalmente, a cambiare in meglio. 


Estratto dal libro



Entusiasmologia
L’arte di rendersi Felici e Fortunati per superare difficoltà, problemi e crisi fino a rinascere da sé stessi
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Achillea Millefoglie, proprietà

Achillea Millefoglie.



La tradizione (trasmessaci da Plinio) vuole che Achille curò alcune ferite dei suoi compagni d’arme, nell’assedio di Troia, con tale pianta; da qui il nome del genere. Sembra che sia stato Chirone (suo maestro) ad informarlo delle capacità cicatrizzanti della pianta. Il nome definitivo della pianta fu comunque assegnato da Linneo. Il nome della specie (millefoglie) deriva per le sue foglie profondamente frastagliate.
Nome scientifico Achillea millefolium L., è una pianta della famiglia delle Asteraceae di tipo erbaceo, perenne ed aromatica con rizoma ramificato e strisciante e fusto dritto alla cui sommità dei corimbi portano diversi capolini di fiori profumati bianchi o rosati. L’aspetto è densamente cespitoso dato soprattutto dalle foglie tipiche di questa specie.

E’ una tra le nostre piante più comuni. Le sue false ombrelle bianche, talora rosse, fioriscono da maggio alla fine dell’autunno lungo le strade, le ferrovie, nei terreni incolti ed in quelli coltivati.

Questa composita si distingue subito dalle Ombrellifere, con le quali i non botanici potrebbero confonderla, esaminando i suoi piccoli “fiori”, che in realtà sono dei capolini, e dal fatto che i loro comuni peduncoli non partono da uno stesso punto sul fusto principale. Questi caratteri, unitamente a quelli delle foglie, strette, a margini quasi paralleli, con le foglioline disposte su due ranghi e molto finemente frastagliate, la rendono facilmente riconoscibile.

Tecniche di meditazione e Fibromialgia

Le tecniche di meditazione sono usate da millenni in tutte le culture conosciute. Si può affermare che lo scopo della meditazione è sempre stato fondamentalmente il raggiungimento di un benessere psicofisico grazie alle diverse tecniche sviluppate, che rispecchiavano una visione olistica dell’uomo considerato come una unità inscindibile di corpo e mente.
Tra le più conosciute possiamo citare la meditazione buddista, la meditazione taoista, la meditazione zen e la meditazione cristiana; tra le tecniche più moderne, una delle più conosciute e studiate è la meditazione trascendentale.
Gli studi sulla meditazione ad oggi sono molti, effettuati da medici e da psicologi, specialmente a partire dagli anni 80, quando si ebbe un riconoscimento ufficiale di queste tecniche da parte del National health Institute (NIH).
Tra gli effetti psicofisiologici indotti citiamo: un ripristino dell’equilibrio dei neuromediatori cerebrali e un aumento di onde alpha e delta evidenziabili con EEG; la diminuzione della pressione arteriosa; la diminuzione del ritmo cardiaco; la diminuzione del consumo di ossigeno; la diminuzione della tensione muscolare. La meditazione si è rivelata forse la tecnica più efficace nei disturbi d’ansia e di talune depressioni minori, così come nella terapia del dolore (anche oncologico) sia acuto che persistente. Numerose ricerche hanno quindi evidenziato una migliore qualità di vita in pazienti con diverse malattie, anche terminali, ed un numero significativamente minore di ricoveri ospedalieri con un utile risparmio nelle spese mediche.

Psoriasi


Visto che ne soffro perchè non parlarne?

La psoriasi è una particolare malattia della pelle, non contagiosa ma che colpisce più di 100 milioni di persone nel mondo. 
Con il termine psoriasi si definisce un complesso spettro di espressioni cliniche infiammatorie ed iperproliferative, determinate geneticamente, che generalmente coinvolgono la cute con lesioni eritemato-squamose.
E' una patologia con un forte impatto negativo sulla qualità di vita.
E' una malattia della pelle ad andamento cronico e recidivante 

 Guarire la psoriasi
Un metodo naturale


Causa e Fattori Scatenanti 
Fino a non molto tempo fa gli specialisti brancolavano nel buio sulle cause di questa malattia. Si sapeva solo che aveva un'origine genetica e che esistevano fattori che potevano determinarne la comparsa.
Per fattori scatenanti si intende un evento che provoca la comparsa della psoriasi già presente nella persona in uno stato di latenza. 
Di seguito sono indicati gli eventi che possono causare la comparsa della psoriasi, in quanto ne favoriscono lo sviluppo e ne possono peggiorare il decorso:

Lo stress:  cioè un insieme di reazioni che il cervello innesca nell'organismo a fronte di un evento drammatico o che valuta pericoloso per l'incolumità psico-fisica dell'individuo.

I traumi: qualsiasi trauma di tipo fisico, come il grattamento, le ustioni, le cicatrici chirurgiche o i colpi accidentali, possono provocare, in persone predisposte, anche a distanza di una o due settimane, la comparsa di chiazze psoriasiche, esattamente nelle sedi interessate dall'evento. Questo fenomeno è noto col nome di Koebner.
Sembra che non solo l'intensità di un colpo accidentale, ma anche la frequenza con cui vi si rimane vittime, sia determinante per lo sviluppo della psoriasi. 
  
Farmaci: ci sono alcuni medicine che possono agire da fattori scatenanti, come quelle a base di Litio, di beta- bloccanti, antimalarici.
L'infezione della gola, causata dallo streptococco betaemolitico, è spesso collegata alla comparsa di eruzioni psoriasiche nei bambini.
Per gli adulti, in occasione di questo tipo di infezione, si verifica una generale acutizzazione della patologia, accompagnata da una maggiore resistenza ai farmaci.

Alterazione del metabolismo: l'alterazione di alcuni processi metabolici e un'alimentazione povera di calcio sono in alcuni casi responsabili della comparsa della psoriasi.

Ormoni
: spesso la psoriasi compare in corrispondenza della pubertà e della menopausa, periodi in cui l'equilibrio biologico viene profondamente modificato.

Etilismo e fumo
: le forme gravi di psoriasi sono spesso accompagnate dall'abuso di alcool e nicotina.


Aspetti Clinici
Le varie forme della Psoriasi
Psoriasi a placche o volgare
E' la forma più comune, insorge generalmente nella seconda o terza decade di vita con piccole lesioni isolate, che, ingrandendosi, confluiscono tra loro, fino a formare le classiche chiazze localizzate prevalentemente sui gomiti e sulle ginocchia, sulla regione sacrale e sulla piega interglutea. 

Psoriasi guttata
Si può presentare con la comparsa eruttiva di chiazze rossastre, che vanno incontro a desquamazione.
Questa forma colpisce soprattutto il tronco e raramente il volto e il capillizio; provoca un malessere generale, dolore alle piccole articolazioni. 

Psoriasi pustolosa
Può essere localizzata o diffusa, con diversi gradi di severità; è caratterizzata da vaste chiazze eritematose-desquamative, prevalentemente al tronco, circondate da pustole piene di pus. 

Psoriasi eritrodermica
E' la forma più grave, ma fortunatamente è rara. Di solito è una generalizzazione di una psoriasi preesistente e scatenata da diversi fattori, quali una dermatite atopica associata o a terapie mal condotte o ancora reazioni tossi-allergiche e traumi psichici rilevanti. 

Psoriasi invertita
Si tratta di una forma che ha una localizzazione speculare rispetto alla classica: predilige le pieghe dell'inguine e delle ascelle, la zona dell'ombelico e della zona sotto-mammaria.
Le chiazze sono molto arrossate e la pelle è liscia; la desquamazione è molto ridotta, se non completamente assente.


Varianti alle forme principali
Psoriasi del cuoio capelluto
Il cuoio capelluto è frequentemente coinvolto nelle persone colpite da psoriasi volgare; raramente può rappresentare l'unica sede.
Si presenta come una corona eritematosa a margini netti, coperta da squame bianco-argentee secche, localizzata all'attaccatura dei capelli, che interessa anche la cute della fronte e della zona auricolare. 

Psoriasi ungueale
E' una forma abbastanza rara, che coinvolge soprattutto le unghie. Nelle persone colpite da artropatia psoriasica, rappresenta spesso l'unica manifestazione cutanea. Nella lamina dell'unghia si possono originare strie trasversali o longitudinale. 

Psoriasi palmo-plantare
Le chiazze insorgono in corrispondenza delle mani e dei piedi e non sono necessariamente simmetriche.
La pelle si presenta in forma disidratata con squame biancastre di aspetto lamellare, che tendono a sollevarsi, lasciando scoperte diverse zone della pelle. In alcuni casi può degradare associandosi a forme gravi di artrite, generando l'"artrite psoriasica".


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Il Lago Incantato


Il Lago Incantato


    Immagina di essere sulla riva del grande Lago Incantato. Intorno, lungo la sponda, innumerevoli persone rivolte ad esso. Ai tuoi lati quelle con le quali hai legami di parentela, affettivi o di amicizia, poi altri visi familiari e via via tanta altra gente, mai vista prima. Ognuna di loro è in piedi e sta lanciando dei sassi nel lago, anche tu lo fai. Qualcuno riesce a tirare anche sassi molto grossi e molto lontano, altri solo granelli di sabbia vicino ai propri piedi, altri aspettano di vedere dove gli altri li lanciano, per tirare anche i loro nelle stesse aree del lago, altri ancora tirano a caso. Ogni sasso – piccolo o grande, lanciato vicino o lontano, con forza o fiaccamente, con concentrazione o distrattamente – entrando in contatto con l’acqua produce delle onde. Sassi grandi producono onde grandi, sassi piccoli onde piccole.
   Tutte le persone hanno inoltre, davanti a sé, una sorta di piccolo golfo personale, che guida le onde che giungono dal lago verso i loro piedi.
   Tutte le onde prodotte da ciascuno con i propri sassi interagiscono tra loro sommandosi in alcuni punti e annullandosi in altri. Quelle che giungono sulla riva del lago sono il risultato di tutte le onde che tutti i sassi hanno prodotto ma quelle che entrano nel tuo golfo, e arrivano in prossimità dei tuoi piedi, sono soprattutto quelle che hai prodotto tu, con i tuoi sassi, come fossero rivolte, e riconoscessero, chi ha dato loro origine. Ogni altra persona lancia propri sassi e ha onde nel proprio golfo. Ma è un Lago Incantato: le onde che giungono lungo le sue sponde si trasformano e generano scenari, come film tridimensionali: la Realtà condivisa, quella che tutti percepiscono e vivono collettivamente, a fare da sfondo. Ma le onde che giungono nel tuo porticciolo sono soprattutto quelle che hai generato tu, che sono state prodotte unicamente da te e dai tuoi sassi, prima di arrivare nel tuo piccolo golfo, hanno interagito con tutte le altre onde del Lago. Anche queste si trasformano e generano cose ma solo per te e sono in primo piano: la Realtà individuale, quelle che ognuno vive individualmente all’interno di una Realtà collettiva, condivisa, a fare da sfondo. Lo stesso è per tutti gli altri. Quelle onde personali dipendono da quanti e quali sassi ognuno ha lanciato, dalle dimensioni, dalla distanza, ma soprattutto da dove, nel lago, hanno toccato l’acqua e sono affondati in esso. Ogni volta che un sasso tocca l’acqua, in quel Lago Incantato accade qualcosa: si muove tutto  anche solo per un granello di sabbia. Genera qualcosa che a volte sembra emergere, altre riaffondare subito dopo, ma spesso rimane a galla e viene trascinato dalle onde personali proprio nel golfo personale di chi le ha prodotte.
   Osservi che qualcuno sembra essere concentrato e felice. Scruta il largo e, prima di lanciare i suoi sassi, prende bene la mira. Sceglie i più grandi e sembra che riesca, o almeno ci provi, a mandarli in punti precisi del Lago, scelti da lui, e sembra che sappia già che quello che emergerà, è proprio quello che vuole. Sorride ad ogni suo lancio. I suoi sassi producono onde belle ed evidenti, che si propagano coinvolgendo tutto il Lago ma arrivano sempre, puntuali, nel loro piccolo golfo, a trasformarsi in cose che sembra rendano il padrone, ogni volte, più felice.
   Altri, invece, sembrano molto confusi, distratti, lanciano perlopiù sassolini e sembra che lo facciano a caso, senza nemmeno guardare dove li stanno tirando, dove cadono nel Lago, che cosa fanno emergere e che cosa produrranno nel loro piccolo golfo. Guardano solo che cosa c’è davanti ai loro piedi e ai piedi degli altri, fanno confronti, giudicano, alcuni di loro sembrano cupi, altri rabbiosi, altri si lamentano, altri sembrano sperare in qualcosa, ma tengono gli occhi chiusi. Il piccolo golfo di molti di loro è sporco, eroso da onde deboli, caotiche, turbolente che giungono ai loro piedi trasportando e trasformandosi in cose che sono evidentemente diverse da quelle che si aspettavano, molta spazzatura. Ti sembra  inspiegabile: tutti hanno tutti i sassi che vogliono e possono lanciarli dove vogliono. Potrebbero almeno cercare di lanciarli meglio, ma sembra che quasi tutti, invece, vogliano continuare, e lo facciano di proposito, a lanciarli casualmente e senza fare alcuno sforzo. Molti, addirittura, sembrano furiosi con chi, invece, si impegna nei suoi lanci, o anche solo sorride… Decidi di voler capire e vai a chiedere a uno di loro che cosa aspetta a tirare meglio i suoi sassi, anziché lamentarsi e arrabbiarsi. Quello è un Lago Incantato! La sua reazione ti lascia allibito:
            “Quali sassi? Quale Lago Incantato? Tu sei pazzo! Io davanti ai miei piedi vedo che c’è solo spazzatura e schifezze e che davanti ai piedi di altri ci sono invece un sacco di cose belle. Quello là, vedi?  È lì che se la passa felicemente mentre io sono qui che soffro. Lo odio! Sono furioso! Io devo sempre subire ingiustizie perché sono buono e onesto mentre altri se la godono solo perché sono disonesti ed egoisti. E quell’altro là? È pieno di cose bellissime, e gli avanzano pure, ma quando gli ho chiesto di darne una anche a me, sai cosa mi ha risposto? Mi ha risposto di farmela anche io con i sassi! Ti rendi conto? Con i sassi! Mi prende pure in giro!... Sassi? Allora anche tu mi stai prendendo in giro! Vattene!”
   Lo fai e vai verso una di quelle persone che invece sta lanciando felicemente i suoi sassi. Le chiedi cosa stia facendo. Sorridendo emozionato ti dice:
            “Sai? Questo Lago è incredibile! Ho scoperto che ha in sé di tutto, cose fantastiche, tesori impensabili, esperienze da sogno, qualsiasi cosa riesca ad immaginare è da qualche parte là sotto e se riesco a colpirla con il sasso giusto, arriva a me. È straordinario!”
            “Davvero? Ma come fai a sapere dove devi tirare per colpirla?”
            “E’ questa la cosa più incredibile! Mi basta pensare, concentrarmi sulla cosa che voglio avere e che devo colpire. più è bella e più sono felice anche solo pensando di poterla avere. Prima di tirare il sasso lo scelgo, lo tengo in mano, chiudo gli occhi e mi immagino di vederla e che sia già mia, perché so che l’avrò, funziona così. A quel punto succede una cosa incredibile! Lo so, penserai che è impossibile ma se ci provi anche tu e ci riesci capirai che è così: io tiro il mio bel sasso dove voglio, cerco solo di mandarlo in un punto del Lago dove ci sono poche onde di quelle fatte dagli altri con i loro sassi ed è la cosa che voglio che và proprio dove io ho tirato il sasso! È quella cosa che colpisce il mio sasso! Funziona così! È il contrario di quello che si potrebbe credere! Io devo solo tirarlo bene perché faccia delle belle onde in tutto il Lago ed è ciò che voglio che va proprio lì, me ne sono accorto! Poi le mie onde la portano da me, come se mi riconoscessero e sapessero esattamente dove sono. È fantastico, dai, prova anche tu!”
            “Certo che ci provo!”
   Sorridi anche tu cercando di frenare la sua eccitazione che, pur delicata, ti travolge.
            “Ma scusa, se è così semplice, gli altri che cosa aspettano a farlo anche loro?”
            “E che ne so? Ho provato a dirlo ad alcuni di loro ma mi hanno detto che sono un pazzo visionario, nessuno mi ha creduto, mi sono anche preso degli insulti e qualcuno ha cercato anche di darmele. Tu sei il primo che me lo ha chiesto e mi ha ascoltato. Grazie!”
            “E tu come hai fatto a scoprire questa cosa?”
            “Da piccolo, giocando, una volta c’ero riuscito: avevo desiderato tantissimo una pista per le mie macchinine, per giocarci invece che in mezzo a tutti quei sassi.
   Pensavo alla mia pista preferita e ho sorriso mentre toglievo un sasso davanti alla mia macchinina preferita tirandolo in acqua, vicino alla riva ma a caso e senza pensare a dove andasse, senza nemmeno guardarlo.
   Poco dopo mi sono girato e in riva al Lago c’era la mia pista preferita. Ho creduto fosse apparsa dal nulla! Ero troppo felice e ho iniziato subito a giocarci senza cercare nemmeno di capire come era potuta apparire. Poi l’ho raccontato ai miei genitori, all’inizio credevano l’avessi rubata a qualcuno. Forse ancora lo credono. E poi ho pensato che forse qualcuno mi aveva fatto uno scherzo, ma bello! E me ne sono dimenticato. Qualche anno fa, poi, mi è successa una cosa bruttissima ed ero davvero disperato.  A un certo punto ho provato a esprimere un desiderio felice tirando un sasso, così, mi è venuto spontaneo farlo nel mezzo della mi disperazione, solo per cercare un sollievo. E mi sono accorto, e mi sono ricordato… Dai, prova anche tu, dai, fallo, ti prego!”
            “Ma sei sicuro che tutto questo sia Reale? Ho provato a parlare con uno di loro: dice che né il Lago né i sassi esistono e che le sole cose reali sono quelle che ti arrivano ai piedi, a caso.”
            “E se anche fosse? Anche se il Lago, i sassi e le onde fossero irreali? Anche io, tu e gli altri potremmo essere irreali, e anche le cose che arrivano ai piedi allora, e anche il caso allora! A me interessa godermi qualunque cosa possa vivere, reale o irreale poco importa, io sono felice e la mia felicità è reale e invece di perdere tempo a chiedermi che cosa è reale, e che cosa è irreale mi godo tutto quello che per me è reale, gli altri possono credere in quello che vogliono… Dai, prova!!!”

   Questa metafora, vedrai, è molto più realistica di quanto tu possa ora pensare…


Tratto da
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10 MOTIVI PER MIGLIORARE LA NOSTRA VITA



GUARIRE CON LA MENTE

 

1 – I miei pensieri creano la mia realtà, i miei pensieri possono creare una nuova realtà: la mia guarigione.


2 – Il mio corpo possiede un potere illimitato di auto-rigenerazione, di auto-guarigione rapida, di auto-ringiovanimento.


3 – Chi sono io? Io Sono l’Ego, sono il mio corpo, la Mente Cosciente, il SubConscio, il SuperConscio, la Fonte Divina, Dio in me, Io Sono sempre quell’Unico Io.


4 – I pensieri ripetitivi diventano convinzioni, le convinzioni ripetitive diventano credenze, le credenze ripetute per secoli e millenni diventano dogmi immutabili, i dogmi ripetitivi diventano Fede, questo tipo di Fede compie miracoli.


5 – “Tutto è possibile a chi crede”. “Ti sia fatto come hai creduto”. (Gesù)


6 – La Potenza creatrice di un pensiero sta nella sua ripetizione, su questo principio si basa il potere dei Mantra.


7 – I miei pensieri creano la mia realtà, i miei pensieri stanno creando la mia realtà, che cosa sto pensando in questo momento?


8 – Io sono l’autore dei miei pensieri, io sono il responsabile della  realtà che creano i miei pensieri, io posso modificare i miei pensieri, io posso cambiare la mia realtà.


9 – La ripetività di un pensiero, o di una credenza, ha il potere di modificare persino il DNA.


10 – La Meditazione, o l’Affermazione propositiva di un pensiero, è l’applicazione di un pensiero ripetitivo per produrre volontariamente dei cambiamenti favorevoli nella nostra realtà. Medita sulla realtà che vorresti attuare.

 

Sebastiano.



*

Questo articolo può essere diffuso liberamente, purchè in maniera integrale, per uso non commerciale, e citando sempre la fonte:   http://scienzanewthought.wordpress.com/ .  Compreso questo testo. Sebastiano.

*

Cambiando le tue credenze, cambi la tua Vita - 1

Il successo in qualsiasi attività è dovuto per l'80% all'atteggiamento mentale e per il 20% a motivi tecnici.

Tutti abbiamo difficoltà e problemi ma la differenza vitale sta nel come li affrontiamo. 
   Vediamo i problemi come qualcosa di utile che porta con sè una lezione, li vediamo come una sfida, oppure li vediamo come una cosa insormontabile e difficile da superare?
   Permettiamo alle prime difficoltà di toglierci la motivazione al raggiungimento dei nostri obiettivi oppure li vediamo come un trampolino di lancio a fare ancora meglio e utilizzare le risorse che abbiamo dentro di noi e non stiamo ancora utilizzando completamente?

   Chi è che decide se siete capaci o meno di fare qualcosa se non le vostre stesse credenze al riguardo? 



Cosa sono le Credenze? 

   Una credenza non è nient'altro che una sensazione di certezza nei confronti di qualcosa o di qualcuno. Non è oggettivamente una cosa vera ma una soggettiva sensazione di veridicità. Quando abbiamo l'assoluta certezza che le cose sono in un determinato modo è perchè abbiamo una credenza con molti riferimenti proprio su quella determinata cosa.
   Le credenze rappresentano la nostra visione personale del mondo e di tutto ciò che ci circonda. Ogni volta che iniziamo una frase con: "Sono sicuro che...", "Credo che...", "Secondo me...", non stiamo facendo altro che esprimere queste nostre credenze e tendiamo istintivamente a confermarle continuamente.
   Oltre che poter essere potenzianti o depotenzianti, le credenze possono essere divise in tre tipologie principali: 
  1. Credenze generali: es, Tutti gli stranieri sono disonesti
  2. Credenze su noi stessi: es, Io sono bravo a parlare inglese
  3. Regole e precetti: es, Bisogna sempre salutare quando si entra in una stanza dove ci sono altre persone 
 
   Tutte le nostre credenze personale vanno ad influire su tutti i nostri rapporti  e sul nostro modo di comportarci. Ad esempio: se io credo che mangiare pasta a cena sia un'abitudine negativa, sicuramente tenderò a mangiare ben altro a cena e se sento di qualcuno che avendo mangiato la pasta a cena e si è sentito poco bene, andrò a confermare la mia credenza pensando: "Visto? Che ti avevo detto?"... senza valutare che quella persona potrebbe essersi sentita male perchè invece ha mangiato dei funghi avvelenati o perchè intollente al glutine o alla panna.




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