Sopravvivenza efficiente a condizioni e apparenze, sa far bene una sola cosa per volta. Ego e Volontà.
Il cervello a sinistra controlla la parte destra del corpo e può essere considerato quello che permette la relazione razionale, maschile, con il visibile, il conosciuto e conoscibile, quello del "vedere per credere", della logica, della matematica, dell'approccio scientifico moderno ma anche della Volontà, dell'agire e dello spesso bistrattato Ego, culla di ogni timore, volere ed ambizione.
Il cervello delle regole, dei permessi e dei divieti di cui anche le religioni sono tradizionalmente ricche, che trae conclusioni producendo giudizi su ogni cosa credendola possibile o impossibile, facile o difficile, giusta o ingiusta, bella o brutta, ma anche su come fare ciò che si vuol fare e come dire ciò che si vuol dire, in base alle associazioni-informazioni che ha nella sua memoria. Si occupa anche della parola, del linguaggio e del mentire quando sembra convenire.
Diversamente dal cervello di destra, sembra che elabori le informazioni in serie, come un computer, una dopo l'altra in rapida sequenza.
L'elaborazione delle informazioni in serie richiede che di presente in presente ogni dettaglio sia separato dal contesto generale per poter essere interpretato-giudicato singolarmente in termini di cause ed effetti, di prima o dopo, ma anche di bene o male, di bello o brutto, di vittima o carnefice e così via, in base ai contenuti che ha nella sua memoria.
Avendo come riferimento la memoria, le persone razionali (che utilizzano prevalentemente questo emisfero) danno inevitabilmente grande importanza al passato e credono che ogni presente sia solo l'effetto di cause precedenti. Per il cervello destro le cose sembra siano invece molto diverse, i riferimenti non sono nel passato, non sono le cause ma ciò che del presente reisce a rendersi consapevole in base alle finalità, agli intenti che una persona ha. In esso le cause ed effetti coincidono nel non giudizio, nel presente, diventa allora più importante ciò verso cui si tende, le proprie finalità, i propri intenti e progetti rivolti al Futuro.
L'intento prioritario del cervello razionale a sinistra sembra sia la sopravvivenza del corpo nel tempo, e per riuscire efficacemente a realizzarlo filtra ogni cosa che viene percepita sensorialmente dalla realtà esterna per cercare di riconoscere cosa può favorire, impedire o compromettere la sopravvivenza portando a giudicare continuamente tutto ciò a cui l'attenzione viene rivolta. Sembra che sia soprattutto in caso di reale pericolo che questo emisfero riesce ad esprimere il suo meglio, ma in assenza di minacce concrete può far perdere e confondere in un inutile pensare, preoccuparsi e diffidare di ogni cosa, che si traduce facilmente nell'incapacità di essere Felici. Chi è molto razionale tende a cercare sempre qualcosa di cui potersi preoccupare.
Poichè elabora le informazioni in termini di cause ed effetti, questo emisfero può portare una persona ad illudersi che la propria Felicità dipenda da altri o da cause esterne, e a produrre, per questo, frustranti aspettative su chiunque ed ogni cosa. Porta, inoltre, a sentirsi a disagio con l'incertezza, ogni dubbio si traduce in sofferenza, il cervello stesso tende allora a semplificare/ottimizzare le cose cercando di produrre idee di verità e certezze riguardo ad ogni cosa e persona, indipendentemente dal fatto che possano essere false o trattarsi solo di approssimaizioni e interpretazioni soggettive.
Una volta prodotte le proprie certezze tenderà poi a difenderle, a voler aver sempre e comunque ragione anche se si trova ad essere in modo inequivocabile nel torto, a rifiutare ma anche disprezzare o deridere ogni idea diversa dalla sua e a giustificare ogni proprio sbaglio attribuendone la responsbailità ad altri.
Per le persone che permettono a questo loro emisfero di dominare la loro vita ogni relazione diviene facile occasione di conflitto, senza che riescano nemmeno ad accogersi del perchè.
Avere ragione richiede il minimo sforzo intellettuale, permette di non dover cambiare e non doversi confrontare con altri dubbi razionalmente insopportabili, ma è molto difficile che una persona riesca a divenire migliore e più Felice, che possa vivere Sucessi se non riesce ad accettare di imparare dai propri errori, sapendoli riconoscere come tali.
Anche per riuscire ad Amarsi e ad Amare felicemente sembra sia indispensabile saper imparare dai propri errori, ma anche a godere dei propri dubbi, del mistero e dell'incertezza, proprio ciò che l'altro emisfero sa far meglio. Avere due "cervelli" che funzionanno in modo diverso è un gran dono! Per essere efficace nel perseguire la sopravvivenza del corpo, il cervello razionale porta che se ne lascia dominare ad essere tendenzialmente opportunista e anaffettivo, ad essere serio, a cercare di controllare e prevedere ogni cosa e ogni persona che glielo permetta.
Se una persona olte a sopravvivere ha anche l'ambizione di saper esprimere sè stessa pienamente per essere Felice, l'emisfero di destra può essere per lei un grandioso maestro. Lasciando gestire al cervello razionale anche la propria ambizione alla Felicità, l'approccio ad essa si riduce in termini di cause ed effetti a reazioni ed eventi esterni; lasciando, invece, libero di agire l'emisfero destro, una persona Felice lo diventa naturalmente, senza cause ed effetti.
Per il cervello razionale il solo sopravvivere, anche se infelicemente, è già un grandioso successo, per questo una persona piò ignorare l'insospettabile e straordinario potenziale di Felicità che potrebbe generare, vivere e condividere se lasciasse consapevolmente esprimere anche il suo emisfero di destra. Sorpendentemente può essere sufficente produrre il chiaro intento di voler sapere essere più Felici che in passato per permettere ai propri due emisferi di inizare a collaborare, ad agire in comunione di intenti: allora tutto può inziare, finalmente, a cambiare in meglio.
Estratto dal libro
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