Come funziona
(Una guida)
Il vostro corpo è lo specchio della vostra vita.
Tutto inizia nella vostra coscienza. Tutto ciò che accade nella vostra vita e nel vostro corpo comincia con qualcosa che è successo nella vostra coscienza.
La vostra coscienza è quello che siete, la vostra esperienza di Essere. Decidete quali idee accettare e quali rifiutare. Decidete cosa pensare e cosa sentire. Quando queste idee vi provocano dello stress, voi ne fate l'esperienza come se fosse nel vostro corpo fisico. Sappiamo che la tensione crea i sintomi. La domanda interessante è: "Che tipo di stress crea quel sintomo?". Quando siamo in grado di quantificare questo processo, possiamo vedere il corpo come la mappa della coscienza della persona, mettendo in relazione certi sintomi a specifici stati di stress ed a certi modi di essere, così come il comportamento di "Tipo A" è stato associato con i disturbi di cuore.
Tutto inizia nella coscienza
Per comprendere questa mappa dovete per prima cosa orientarvi verso l'idea che le cause dei sintomi siano dentro. Anche se è vero che i germi provocano le malattie e gli incidenti e le ferite, è altrettanto vero che ciò accade in accordo a quello che succede nella coscienza della persona considerata.
I germi sono ovunque. Perchè alcune persone ne sono affette ed altre no? Perchè qualcosa di diverso stava accadendo nella loro coscienza.
Perchè alcuni pazienti in ospedale reagiscono meglio alle cure di altri? Hanno atteggiamenti differenti. Qualcosa di diverso sta accadendo nelle loro coscienze. Quando qualcuno si "ferisce" in un incidente, perchè succede proprio in una parte specifica del suo corop, che è quella in cui normalmente ha problemi? E' un "incidente" o c'è uno schema ed un ordine secondo il quale le cose accadono nel nostro corpo?
Voi siete esseri di energia
La vostra coscienza, l'esperienza dell'Essere, ciò che realmente siete, è energia. Per ora, chiamiamola "Energia Vitale". Questa energia non risiede solo nel vostro cervello, ma in tutto il vostro corpo. La vostra coscienza è connessa con ogni cellula del vostro corpo. Attraverso la coscienza, voi potete comunicare con ogni organo ed ogni tessuto ed innumerevoli terapie si basano appunto su questa comunicazione con gli organi, affetti da un sintomo o una patologia.
Questa energia, che è la vostra coscienza e che ne riflette lo stato, può essere misurata attraverso un processo noto come fotografia Kirlian. Quando fate una fotografia Kirlian della vostra mano, questa mostra un certo schema energetico. Se fate una seconda foto Kirlian, immaginando di mandare amore ed energia a qualcuno che conoscete, il risultato sarà uno schema energetico diverso. Quindi, possiamo vedere che un cambiamento nella vostra coscienza crea una modificazione nel campo energetico fotografato, che chiamiamo aura.
Questo campo energetico, fotografato attraverso il processo Kirlian, è stato quantificato; quando per esempio ci sono dei "buchi" in punti particolari del campo energetico, significa che c'è una corrispondente debolezza in certe parti del corpo fisico.
La cosa interessante è che la debolezza, mostrata nel campo energetico, appare prima che ci sia alcuna prova di essa a livello fisico.
Quindi, attraverso quanto descritto, abbiamo un'interessante direzione della manifestazione.
Un cambiamento di coscienza crea una modificazione nel campo energetico. Una modificazione nel campo energetico accade prima del cambiamento nel corpo fisico.
La direzione della manifestazione è dalla coscienza, attraverso il campo energetico, al corpo fisico.
Coscienza----1---> Campo Energetico ---2---> Corpo Fisico
Quando guardiamo le cose da questa prospettiva, vediamo che non è il corpo fisico a creare il campo energetico, l'aura, bensì l'aura, o campo energetico, che crea il corpo fisico. Ciò che vediamo nel corpo fisico è il risultato finale di un processo che inizia nella coscienza.
Ognuno crea la propria realtà
Quando qualcuno prende una decisione che gli lascia della tensione, creando un blocco nel campo energetico ad un livello di intensità sufficiente, questo crea un sintomo a livello fisico. Il sintomo parla un certo linguaggio, che riflette l'idea che ognuno di noi crea la propria realtà. Se descriviamo il sintomo da questo punto di vista, il suo significato metaforico diventa evidente. Perciò, invece di dire: "Non posso vedere", la persona dovrebbe dire: "Mi sto trattenendo dal vedere qualcosa". Se non può camminare, dovrebbe dire: "Mi sto trattenendo dall'andar via da qualcosa". E così via. Si capisce che non ci sono incidenti nè coincidenze. Le cose accadono secondo uno schema ed un ordine.
Il sistema di direzione umano
Potremmo
dire di avere un sistema di guida interiore, una connessione con il nostro Sé
Superiore, o il nostro Essere Interiore, o qualsivoglia nome scegliete di dare
a questa Intelligenza Superiore. Il sistema di guida interiore funziona
attraverso la cosiddetta intuizione, o istinto. Essa ha un linguaggio molto
semplice: o ti senti bene, o non ti senti bene. Il resto è politica.
Ci
hanno detto che dovremmo andare verso ciò che ci fa sentire bene e non fare
quello che non ci fa stare bene. Ci hanno detto di seguire la vocina interiore.
Se non lo facciamo, sentiamo tensione. E non ci sentiamo bene.
Allora
la vocina deve gridare più forte. Il livello successivo di comunicazione sono
le emozioni. E se continuiamo nella direzione che non ci fa stare bene,
sperimentiamo un sempre maggior numero di emozioni spiacevoli , finché ad un
certo punto diciamo: “Avrei dovuto ascoltare quando pensavo di cambiar strada.”
Questo significa che la sentiamo, la vocina. Altrimenti non avremmo potuto
dire: “Avrei dovuto ascoltare”. Se prendiamo la decisione che sappiamo essere
giusta per noi, e quindi cambiamo direzione, c’è un rilascio della tensione, ci
sentiamo meglio e sappiamo di essere di nuovo sulla strada giusta.
Se
continuiamo a muoverci nella direzione che non ci fa sentire bene, la
comunicazione arriva a livello fisico. Creiamo un sintomo, il cui linguaggio
riflette l’idea che ciascuno di noi crea la propria realtà. Quando descriviamo
il sintomo da questo punto di vista, possiamo capire il messaggio.
Se
cambiamo il nostro modo di essere, abbiamo ricevuto il messaggio ed il sintomo
non ha più alcuna ragione di esistere. Può essere lasciato andare, secondo
quello che ci permettiamo di credere sia possibile.
Se
creiamo un sintomo con una decisione, con una decisione lo possiamo lasciarlo
andare.
Come
ipotesi, immaginiamo che una persona prenda la decisione che non è una buona
idea esprimere ciò che vuole. Da quel momento, ogni volta che c’è qualcosa che
vuole, si trattiene dall’esprimerla e, di conseguenza, dall’averla. Questo non
la fa sentire bene. E questo malessere cresce man mano che si trattiene
dall’esprimere ciò che vuole e dal non averlo.
Poi
qualcosa accade e crea un sintomo a livello fisico che tocca il suo braccio
destro. Può essere causato dalla caduta da una scala, o da un incidente
stradale, o anche da un nervo cervicale accavallato. Qualcosa deve succedere
fisicamente affinchè si crei il sintomo e la persona riceva il messaggio di
quello che si sta facendo a livello fisico. Noi ci facciamo letteralmente
quello che ci stavamo facendo in senso figurato.
Il
risultato è che la persona non può muovere il braccio. Evita di raggiungere
qualcosa e, dato che è il braccio destro, la parte del corpo
della “volontà”, significa che si sta trattenendo dal raggiungere, o andare
verso ciò che vuole. Si sta dando delle buone ragioni per credere di non poter
avere ciò che vuole. Quando la persona inizia a fare qualcosa di diverso nella
sua cocienza, noterà che qualcosa di differente accade anche nel braccio e il
sintomo potrà scomparire.
I Chakra e la mappa
Per
capire la mappa dellla coscienza che rappresenta il corpo dobbiamo rivolgerci
alle antiche tradizioni Hindu che hanno studiato la coscienza per migliaia di
anni e che usano il linguaggio dei chakra.
Chrakra
è una parola sanscrita che significa ruota o vortice, perchè è così che
appaiono i chakra quando li guardiamo. Ogni chakra è una palla solida di
energia che compenetra il corpo fisico, così come accade per un campo
magnetico.
I
chrakra non sono fisici. Sono aspetti della coscienza, così come lo sono le
auree. Essi sono più densi della auree, ma non tanto densi quanto il corpo
fisico. Interagiscono con quest’ultimo attraverso due veicoli maggiori: il
sistema endocrino e il sistema nervoso. Ogni chrakra è associato con una delle
sette ghiangole endocrine e con un gruppo di nervi, detto plesso. Quindi, ogni
chrakra può essere associato con specifiche parti del corpo e particolari
funzioni fisiologiche, controllate dal plesso o dalla ghiandola endocrina
associati a quel chrakra.
La
vostra coscienza rappresenta tutto ciò che potete sperimentare, l’esperienza di
essere.
Tutto
quello che sentite, che percepite, tutti i possibili stati di consapevolezza,
ogni cosa che potete sperimentare può essere divisa in sette categorie;
ciascuna di queste categorie è associata ad un chakra particolare. Pertanto, i
chakra non rappresentano solo una parte del corpo fisico, ma anche una
specifica area della coscienza. Se avete una tensione nella coscienza,
l’avvertite nel chakra associato a quella specifica parte che sta sperimentando
lo stress e, quindi, nelle parti del corpo fisico relazionate a quel chakra. La
localizzazione della tensione dipende dalla causa dello stress. Quando qualcuno
soffre in una relazione, lo sente nel cuore. Quando qualcuno è nervoso, gli
tremano le gambe ed ha la vescica debole.
Quando
c’è tensione in una particolare parte della vostra coscienza, e quindi nel
chakra associato ad essa, la tensione è recepita dai nervi del plesso associato
a tale chakra e poi trasmessa alle parti del corpo che esso controlla. Quando
la tensione continua per un certo tempo, o ha una particolare intensità, la
persona crea il sintomo a livello fisico.
Ancora,
il sintomo serve a comunicare, attraverso il corpo, cosa la persona si stava
facendo nella coscienza. Quando la persona cambia qualcosa nel suo modo di
essere, può rilasciare lo stress che ha creato il sintomo e ritornare al suo
stato naturale di equilibrio e di salute.
Leggere la mappa
Quando
leggiamo il corpo come la mappa della coscienza che lo occupa, partiamo con
l’idea che le tensioni nel corpo rappresentano tensioni nella coscienza della
persona, determinate da quello che è accaduto nella sua vita nel periodo che ha
sviluppato il sintomo. La persona proveve tensione per qualcosa che stava
accadendo nella sua vita in quel periodo.
Andremo
ad esaminare la mappa della coscienza, fornita dai chakra, per comprendere il
linguaggio dei sintomi associati a ciascun chakra. Per capire la mappa,
tuttavia, dobbiamo considerarci anche come polarità yin e yang, le
caratteristiche femminili e maschili.
Per
la maggior parte delle persone la destra è la parte yang, la parte della
volontà, l’aspetto attivo, mentre la sinistra è la parte yin, femminile, il
lato dei sentimenti, o ricettivo. Per le persone nate mancine questa polarità è
invertita. Quindi, per una persona destrorsa, la gamba destra può essere
descritta come la gamba della volontà, o la gamba maschile, o il fondamento
della sua volontà, mentre per un mancino sarà la gamba sinistra ad essere la
gamba maschile o della volontà, e così via. Di fatto, possiamo parlare del
braccio della volontà, dell’occhio della volontà, della narice della volontà,
etc., e a quale parte del corpo corrisponde dipende dal fatto che la persona
sia nata destrorsa o mancina.
Ogni
chakra è energia che vibra ad una certa frequenza, in una sequenza logica ed
ordinata di sette vibrazioni. Se ci muoviamo verso l’alto, gli elementi
diventano sempre più sottili, passando dai cinque elementi fisici - terra,
acqua, fuoco, aria ed etere - fino agli elementi spirituali del suono interiore
e della luce interiore. Gli elementi più pesanti sono in fondo, i più leggeri
in cima. E’ una sequenza logica ed ordinata.
Anche
i colori dello spettro rappresentano una serie di sette vibrazioni in una
sequenza ordinata, così come le note musicali. Quindi possiamo mettere le
vibrazioni più pesanti, o le onde più lunghe, in fondo e le più leggere in
cima, ed un certo colore, così come una nota musicale, possono essere usati per
rappresentare il chakra nel suo stato di equilibrio. La musica suonata in certe
chiavi fa vibrare un chakra specifico e noi, ascoltandola, ci sentiamo in uno
stato particolare. La nostra relazione con certi colori ci dice qualcosa circa
le parti della nostra coscienza rappresentate da quel colore.
Chakra
della radice è associato alle parti
della coscienza relative alla sicurezza, sopravvivenza, fiducia. Per molti ha a
che fare con la parte della loro coscienza concernente la relazione con il
denaro, la casa, il lavoro. Quando questo chakra è in equilibrio la persona si
sente sicura, è capace di essere presente nel qui e ora, e di essere radicata.
Quando c’è tensione in questo chakra sperimenta insicurezza o paura. Se aumenta
la tensione, viene vissuta come un attentato alla sopravvivenza.
Parti
del corpo controllate dal plesso sacrale e da questo chakra comprendono: il
sistema scheletrico, le gambe e il sistema eliminatorio. Sintomi in queste
parti del corpo rappresentano, quindi, tensioni a livello del chakra della
radice e, di conseguenza, sappiamo che la persona vede il mondo attraverso un
filtro percettivo di insicurezza o di paura. Anche le ghiandole surrenali sono
associate a questo chakra.
Se
il sintomo tocca una sola gamba, dobbiamo vedere se è quella maschile o quella
femminile e, quindi, può avere a che fare con la fiducia in un uomo o in una
donna. Lo si può anche interpretare come aver fiducia nella propria volontà, o
aver fiducia nelle basi dell’essere emotivo, sempre in relazione a ciò che sta
accadendo nella vita della persona quando sviluppa il sintomo.
Il
senso dell’odorato e, quindi, l’organo di tale senso - il naso - sono associati
al chakra della radice. Sintomi che interessano il naso o il senso dell’olfatto
riflettono tensioni a livello del chakra della radice.
Ogni
chakra è collegato ad un elemento. Il chakra della radice è associato con
l’elemento terra e riflette la connessione della persona con la terra, o come
si sente a stare sulla terra, che chiamiamo Madre Terra. Questo chakra è anche
collegato alla relazione con la madre. Quando qualcuno fa l’esperienza un senso
di separazione dalla madre, o non si sente amato da lei, taglia le radici e
manifesta sintomi di tensione a livello del chakra della radice, fintanto che
riesce di nuovo di aprirsi ed accettare l’amore materno.
Quando
i bambini nascono in una famiglia dalla struttura tradizionale, la mamma
provvede al nutrimento e il padre dà la direzione. Pertanto, la relazione del
bambino con la propria madre fa sì che egli prenda determinate decisioni su
come va il mondo. La relazione con la madre diventa quindi, per la persona, il
modello per tutto ciò che rappresenta sicurezza - denaro, casa e lavoro.
Il
chakra della radice è associato al colore rosso
Il chakra dell’addome è associato con le parti
della coscienza relative al cibo e al sesso - la comunicazione del corpo con la
persona che c’è dentro il corpo su quello che il corpo vuole, o che gli
necessita, o che trova piacevole. E’ anche correlato a ciò che accade nella
coscienza in merito all’avere bambini. Quando questo chakra è in equilibrio, la
persona è in contatto con questa comunicazione, la ascolta e risponde in modo
appropriato a ciò che il suo corpo vuole ed di cui ha bisogno.
Le parti del corpo controllate dal plesso lombare includono il sistema riproduttivo, l'addome e la regione lombare della schiena.
Il senso del gusto è associato a questo chakra, così come l'elemento acqua. Quando una persona non ha una bella relazione con l'acqua questo riflette la sua attitudine verso le parti della coscienza rappresentate da questo chakra.
Tensioni
dalla parte della volontà o dalla parte emozionale del chakra indicano tensioni
nella coscienza tra la volontà o le emozioni della persona e ciò che il suo
corpo le chiede.
Questo
chakra è associato al senso del gusto e all’appetito. E’ anche connesso alla
volontà della persona di sentire le proprie emozioni.
Il
secondo chakra è associato al colore arancione.
Chakra del plesso solare è associato alle parti
della coscienza che hanno a che fare con le percezioni del potere, controllo o
libertà. Nel suo stato di equilibrio rappresenta l’agio di di essere se stessi
- lo star bene con quello che si è.
Le
parti del corpo associate a questo chakra includono gli organi vicini al plesso
solare - stomaco, vescica biliare, milza, fegato etc. - così come la pelle
intesa come sistema, il sistema muscolare in quanto sistema e il viso in
generale.
Il
senso correlato a questo chakra è la vista. Tutti quelli che hanno problemi di
vista sperimentano tensione a livello del chakra del plesso solare nelle aree
del potere, controllo o libertà. I miopi sperimentano anche tensione a livello
del chakra della radice e vedono il mondo attraverso un filtro percettivo di
paura o insicurezza. I presbiti hanno anche tensione nel chakra della gola, e
vedono il mondo attraverso un filtro percettivo di rabbia o di colpa. Gli
astigmatici attraverso il filtro della confusione.
La
ghiandola endocrina associata al chakra del plesso solare è il pancreas.
Potremmo dire che i diabetici tengono lontano la dolcezza. Quando qualcuno li
avvicina con dolcezza si sentono minacciati nel loro potere di essere se
stessi: insorge un’emozione, per creare di nuovo una distanza di sicurezza.
Questa emozione è la rabbia. Il diabete è associato con la rabbia repressa.
L’elemento
associato a questo chakra è il fuoco e la relazione che qualcuno ha con il sole
ci dice qualcosa sulla sua relazione con le aree della coscienza rappresentate
dal chakra del plesso solare.
Il
colore del chakra del plesso solare è giallo.
Chakra
del cuore è associato alle parti
della coscienza relative alle relazioni ed alle percezioni dell’amore. Le
relazioni di cui si parla qui sono quelle con le persone vicine al vostro cuore
come un compagno, parenti, genitori, figli. Le parti del corpo associate a
questo chakra includono il cuore ed i polmoni, il sistema circolatorio in
quanto sistema. Questo chakra è anche associato alla ghiandola del timo, che
controlla il sistema immunitario. Quando questa ghiandola è ammalata, come
nell’AIDS, lo stile di vita della persona la separa da coloro che ama.
Il
senso fisico correlato a questo chakra è il tatto, nel suo aspetto di relazione
con la persona che è entro il corpo. Un massaggio fatto da una persona che non
ha alcuna sensibilità di ciò che l’altro sta sentendo può essere un esempio
della sensazione che associamo al chakra dell’addome, ma quando il
massaggiatore sembra percepire ciò che la persona dentro il corpo sta provando,
questo include l’aspetto del relazionarsi, che associamo al chakra del cuore.
Se uno ha un’estrema sensibilità ad essere toccato, possiamo chiederci cosa
stia accadendo a livello del chakra del cuore.
Questo
chakra è associato all’elemento aria. Se qualcuno ha difficoltà con l’aria o
con il respiro (asma, enfisema, tubercolosi etc.) diremo che la sua relazione
con l’aria riflette la relazione con l’amore - è difficile farlo entrare, o
farlo uscire, per esempio.
Il
colore associato con il chakra del cuore è verde smeraldo.
Chakra della gola è associato con le parti
della coscienza relativi all’esprimere e al ricevere. L’esprimere può essere il
comunicare ciò che uno vuole e sente, o può essere un’espressione artistica: un
pittore che dipinge, un ballireno che danza, un musicista che suona, come forma
di espressione per esternare ciò che ha dentro. L’esprimere è correlato al
ricevere, come nel detto: “Chiedi e ti verrà dato”.
Il
chakra della gola è relazionato all’abbondanza e allo stato di coscienza
chiamato “grazia”, in cui sembra che ciò che volete per voi anche Dio lo vuole.
Per accettare l’abbondanza dell’Universo che vi viene offerta bisogna avere il
senso del ricevere incondizionatamente.
Questo
chakra è collegato con l’ascolto dell’intuizione ed al fluire in quel modo
particolare in cui sembra che l’Universo vi sorregga in tutto ciò che fate. E’
il primo stadio della coscienza in cui si percepisce un altro livello di
intelligenza che opera e se ne esperimenta l’interzione.
Le
parti del corpo associate con questo chakra sono la gola, le spalle, le braccia
e le mani e la tiroide.
Il
senso dell’udito è collegato a questo chakra, così come l’elemento etere,
l’elemento fisico più sottile che corrisponde allo spazio profondo. L’etere è
il crocevia tra la dimensione fisica e quella spirituale. Quelli che guardano
il mondo attraverso questo chakra vedono la manifestazione dei propri
obiettivi. Il braccio della volonta rappresenta ciò che volete, il braccio dei
sentimenti rappresenta il manifestare ciò che vi rende felici. Si spera che i
due siano indirizzati alla stessa cosa.
Blu cielo è associato a questo
chakra.
Chakra
della fronte è associato con la parte della coscienza
realtiva alla visione spirituale ed alla casa delle Spirito, l’Essere che c’è
dentro. Questo livello di coscienza è associato con quello che la tradizione
occidentale chiama subconsio o inconscio, la parte che dirige le nostre azioni
e la nostra vita. Da questo livello siamo consapevoli delle motivazioni che
stanno dietro le nostre azioni. Possiamo vedere il nostro teatro esteriore da
un punto di vista interiore.
Questo
chakra è associato al plesso carotideo ed ai nervi del trigemino, e alla
ghiandola pituitaria. Il mal di testa che prende le tempie o il centro della
fronte è correlato ad una tensione a questo livello. Questo chakra controlla
tutto il sistema endocrino in quanto sistema, oltre che il processo della
crescita.
Il
chakra delle sopracciglia, anche noto come Terzo Occhio, è associato alle
percezioni extrasensoriali (ESP), cioè tutti i sensi interiori che corrispondono
a quelli esterni e che, insieme, sono considerati la comunicazione
spirito-a-spirito. L’elemento correlato a questo chakra è una vivrazione nota
come Suono Interiore, il suono che si ode e che non dipende da eventi nel mondo
esterno. Alcuni lo considerano una condizione patologica. In alcune dalle
tradizioni orientali la capacità di sentirlo è un necessario pre-requisito per
un’ulteriore crescita spirituale.
Il
colore associato con questo chakra è l’indaco, il blu di mezzanotte, il colore
del lapislazzuli o del cielo in una notte di luna piena.
Chakra della corona è associato con le parti
della nostra coscienza che riguardano la percezione dell’unità o della
separazione e, così come il chakra della radice ci mostra la nostra connessione
con la Madre Terra, questo chakra ci mostra la nostra relazione con il Padre Nostro
che è nei cieli. Per prima cosa rappresenta la connessione con il nostro padre
biologico. Questa diventa il modello della nostra relazione con l’autorità e, a
sua volta questa diventa il modello della nostra relazione con Dio. Quando c’è
un senso di separazione dal padre biologico, la persona chiude questo chakra, e
l’effetto nella coscienza è un senso di isolamento e di solitudine, come
l’essere in una conchiglia, e una difficoltà a sentire il contatto con le
persone fuori dalla conchiglia.
La
persona si sente come se si stesse nascondendo da Dio, o da se stessa, e non
vede ciò che è vero per lei nella parte più profonda della sua coscienza, la
parte che chiamiamo anima.
Questo
chakra è anche associato al senso di direzione.
Le
parti del corpo controllate da questo chakra sono la ghiandola pineale, il
cervello e l’intero sistema nervoso in quanto sistema.
Il
colore associato al chakra della corona è il viola, il colore
dell’ametista.
Usare la mappa
Quando
c’è una tensione in una parte specifica del corpo, questa rappresenta una
tensione in una particolare area della coscienza per un determinato aspetto
della vita della persona. L’essere consapevoli di queste associazioni ci aiuta
a vedere l’importanza di risolvere gli aspetti di tensione nella nostra vita.
Anche
se si trattasse solo di fare quanto necessario per essere felice, sarebbe una
ragione sufficente a spingere la persona a cambiare ciò che non funziona per
lei. Ma qui si tratta di salute. Gli aspetti irrisolti nella vita di una
persona sono, di fatto, pericolosi per la sua salute.
Quando
vediamo la corrispondenza tra la coscienza ed il corpo, vediamo fino a che
punto ognuno di noi crea la propria realtà. Infatti, queste parole assumono un
nuovo significato. Vediamo come tutto inizia nella nostra coscienza e siamo in
grado di guardare anche gli altri aspetti della nostra vita nello stesso modo.
Quando
realizziamo il modo in cui il corpo esteriorizza i messaggi ed i desideri
profondi dell’Essere che lo abita, ci rendiamo conto che il processo può andare
in più di una direzione. Se è la nostra coscienza che dirige il modo in cui noi
sviluppiamo i sintomi, può anche dirigere il modo per disfarcene. Se la nostra
coscienza può far ammalare il nostro corpo, la nostra coscienza lo può far star
bene.
La
logica conclusione di questo processo è che tutto può essere guarito.
by Martin Brofman
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