Il conte di Saint Germain

Il conte di Saint Germain

 Per la persona "nuova" al concetto di Channeling (canalizzazione) l'argomento può presentarsi molto simile ad un quadro confuso.

Di tanto in tanto, nel corso della nostra storia umana, sono esistiti uomini e donne fortemente consapevoli della sofferenza derivante dallo stato di separazione dell'umanità dalla propria Sorgente.
Queste anime hanno chiesto aiuto e, unendosi al grido dei cuori che chiedevano la liberazione dalla separazione, sono diventate sempre più numerose, finchè non si è raggiunto un punto di Massa Critica.
Questo ha creato una finestra capace di permettere una comunicazione in entrambi i sensi tra il mondo fisico e le dimensioni superiori. E' cominciata così la vera stagione della comunicazione. Esseri di numerose dimensioni hanno cominciato ad utilizzare questo strumento per aiutare ad accelerare il risveglio dell'umanità alla sua reale identità...

 A mano a mano che questo risveglio progredisce, stiamo avvicinandoci ad un altro punto di Massa Critica, che permetterà alla coscienza di massa di passare dalla consapevolezza tridimensionale a una comprensione quadrimensionale. A mano a mano che il risveglio dell'umanità accelera i tempi, da entrambe le parti si sta creando un'atmosfera di eccitazione e di gioiosa attessa.
Sempre più esseri - umani ed entità - desiderano comunicare reciprocamente, non solo telepaticamente o durante gli stati onirici, ma anche direttamente, attraverso la canalizzazione.

Saint Germain è un'entità canalizzata da più di un canale. Il nome Saint Germain è un'etichetta per aiutare i lettori ad identificare questa entità e si riferisce ad una delle sue precedenti incarnazioni, in cui era noto anche come Conte Ragoszy. Egli si è rincarnato altre volte in personaggi che la storia registra sotto il nome di Samuele, Noè, Giuseppe padre di Jeshua Ben Joseph, ossia Gesù, Cristoforo Colombo e Sir Francis Bacon.
Parlando di incarnazioni bisognerebbe tenere ben  presente che una qualunque incarnazione di qualsiasi anima rappresenta solo un frammento, una sfaccettatura di un essere più grande. Questo fa comprendere perchè Saint Germain preferisca essere chiamato IO SONO anzichè con quel nome. Anche se infinitamente più consapevole di noi della sua vera identità, egli si considera un fratello, in nessun modo superiore agli umani; tuttavia, per coloro che amano le classificazioni, Saint Germain colloca se stesso al settimo piano di consapevolezza, mentre gli umani sono fra il terzo ed il quarto.

Forse la cosa migliore è lasciare che Saint Germain si presenti da se:
Da un fiume nato da Dio io vengo per riflettere la vostra divinità. Ascoltate il mio richiamo. Noi del Consiglio della Luce siamo venuti perchè possiate conoscere la nostra gioia in quanto "Uno". Vengo perchè avete invocato su voi l'essenza della Fratellanza della Luce. Vengo da fratello alla pari, divino essere di luce che vi riconosce come divini esseri di luce. Vengo per condividere con voi. Vengo perchè vi amo! Vi amo ben oltre quanto possiate immaginare. Non voglio essere riverito nè essere catturato in una qualsiasi immagine da appendere al muro. Non desidero questo. Io desidero rendervi liberi per quanto riguarda la vostra propria visione di Dio e, in verità, voi state diventando "Uno" con DIO IO SONO.

estratto da


    Ebook - Anime Gemelle Anime Compagne
    La fusione degli opposti
    Il maestro Saint Germain è conosciuto anche come Conte di Saint Germain, Maestro R o Maestro Rakoczi. Il suo lavoro riguarda i riti e le cerimonie esoteriche per l'organizzazione dei popoli ed i movimenti democratici. Si occupa in modo particolare del futuro sviluppo delle vicende umane in Europa e dello sviluppo mentale in America ed in Australia. Fu comandante dei Cavalieri della Tavola Rotonda e fondatore dei Custodi della Fraternità della Fiamma Violetta, composta da Esseri di Vita, per aiutare l'evoluzione dell'umanità. Nelle lezioni dedicate ai Custodi della Fiamma, Saint Germain insegna la Legge Divina dell'evoluzione che, attraverso le varie religioni del mondo, riporta gli umoni alla loro fonte originaria, l'IO SONO, ovvero porta la coscienza a comprendere che non sono il loro corpo ma degli esseri spirituali. 
    Ciò avviene attraverso le varie iniziazioni che culminano con il rito dell'Ascensione. Questo è il momento in cui l'anima si riunisce con lo Spirito e rimane nel Regno dei Cieli con la qualifica di Maestro Asceso.




    Breve storia del Conte di Saint Germain

     

    L'asceso maestro Saint Germain, è il reggente del Settimo Raggio, il "settimo angelo" profetizzato nell'Apocalisse di Giovanni, è anche l'araldo dell'Età dell'Acquario, l'Emissario divino che porterà la Libertà alla Terra nel prossimo ciclo di circa 2180 anni, detto Età dell'Acquario. Egli risiede nell'intimo tabernacolo presente nel cuore di ogni essere umano e nelle capitali delle varie nazioni.

    Fu il Re-Imperatore di una civiltà estremamente avanzata, esistita settantamila anni fa, in una regione semi-tropicale dove ora si trova il deserto del Sahara. Egli avrebbe potuto evitare di prendere un corpo fisico, ma preferì farlo per meglio servire il piano di evoluzione dell'umanità.

    Mentre era incarnato nella civiltà atlantidea operò come sacerdote del fuoco sacro nel tempio dell'arcangelo Zadkiel. Prima che Atlantide affondasse Saint Germain, accompagnato da alcuni sacerdoti fedeli, trasportò la Fiamma Violetta, dal Tempio della Purificazione ad un luogo sicuro nelle colline dei Carpazi. Molto più tardi Saint Germain ed il suo maestro, il Grande Direttore Divino, stabilirono un ritiro spirituale in quel luogo che venne chiamato "Casa Reale di Ungheria". Il maestro Saint Germain viene pertanto conosciuto anche come maestro Rakoczy o maestro R.

    Circa 2000 anni fa, venne scelto da Dio come protettore di Maria e di Gesù. Si incarnò allora come Giuseppe il falegname. Saputo dall'angelo della decisione di re Erode, fuggì dall'Egitto con Maria ed il suo Santo figliolo. 

    Nel III secolo nacque come Amphibalus, un devoto Cristiano, e divenne il primo martire di Inghilterra, più tardi santificato come Sant Alban.

    Nel quinto secolo, si incarnò come filosofo greco con il nome di Proclo e divenne successore di Platone e rettore dell'Accademia Platonica in Atene. 

    Come Merlino, fu alchimista e fece da tutore a Re Artù mentre era ancora bambino. Fu lui a far apparire la spada nella roccia che affermò il diritto di Artù al trono. Diede assistenza a re Artù nella fondazione del Santo Ordine dei Cavalieri della Tavola Rotonda e nello stabilire la ricerca del Santo Graal, la coppa dalla quale bevette il vino nostro Signore durante l'Ultima Cena. Con questa coppa viene raffigurato il simbolo della coscienza cristica presente in ogni uomo

    Dal 1214 al 1294 visse in Inghilterra come Ruggero Bacone, monaco francescano, filosofo e scienziato, soprannominato Doctor mirabilis. Commentò l'opera di Aristotele e sostenne i nuovi metodi scientifici, fondati sull'esperienza. Tra le sue opere: l'Opus maius (1267-1268) e l'Opus minus ed altri trattati di fisica, chimica, e matematica


    Nel quindicesimo secolo, nacque come Cristoforo Colombo (Cristoforo significa "portatore di Cristo). Con la scoperta dei continenti americani rivoluzionò l'intera storia. Attraverso la sua anima, che era magnetizzata dal fuoco della Fiamma Violetta custodita nel ritiro di Zadkiel, egli sapeva che Dio aveva posto in lui l'adempimento di una profezia di Isaia: "E lui preparerà un'insegna per le nazioni, e radunerà gli esuli di Israele e raggrupperà insieme i dispersi Giuda dai quattro angoli della terra." (Isa 11:12).


    Filosofo e scienziato inglese francescano (Ilchester, Somerset, 1214 - Oxford 1294), soprannominato Doctor mirabilis. Commentatore dell'opera di Aristotele e sostenitore dei nuovi metodi scientifici, fondati sull'esperienza. Tra le sue opere: l'Opus maius (1267-1268) e l'Opus minus


    Come Francesco Bacone visse in Inghilterra dal 1561 al 1626. Come figlio naturale della Regina Elizabetta e Lord Leicester era il giusto erede al trono di Inghilterra. Bandito in Francia dalla Regina, egli fece utili esperienze in una società segreta di scrittori, le "Pleiadi", la cui meta era quella di perfezionare la lingua francese. Più tardi, Francesco Bacone fondò simili società Inghilterra, migliorò la lingua inglese, tradusse la versione King James della Bibbia e scrisse le tragedie di Shakespeare che contengono, in codice, la storia della sua vita e gli insegnamenti della Fratellanza Bianca Universale.


    Fu padre dell'empirismo inglese, progettò una riforma di tutte le scienze con l'Instauratio magna (La grande restaurazione). Delle sei sezioni previste ne apparvero solo due: De Dignitate et augmentis scientiarum (1623, già edita in inglese nel 1605) e il Novum Organum Scientiarum (1620)


    Francesco Bacone face parte del comitato che fondò l'Ordine Massonico e patrocinò pure la Società dei Rosa Croce, l'Ordine Rosacruciano originale. Nel 1626, sacrificò fama e reputazione, si finse morto ed assistette ai suoi funerali. Quindi si trasferì nel ritiro di Rakoczy in Transilvania per ricevere l'iniziazione finale.


    Saint Germain ricevette la sua ultima iniziazione il 1 Maggio 1684, dopo avuto fatto, come lui stesso ebbe modo di commentare, "tante, tante cose", durante le migliaia di anni passati fisicamente sulla Terra ad aiutare l'evoluzione dell'umanità


    Poco tempo dopo al nostro adorato fratello maggiore Saint Germain fu permesso di rinascere con un corpo fisico per poter meglio operare con gli esseri umani. Così, nelle corti europee del diciottesimo secolo, divenne noto come Conte di Saint Germain.


    Alcuni storici hanno speculato che Saint Germain fosse il "misterioso" terzo figlio di Ferencz Rakoczy II della Casa Reale d'Ungheria, che lottò per secoli al fine di mantenere l'indipendenza e la libertà religiosa in Transilvania. Saint Germain non lo negò mai e tantomeno confermato


    Non sappiamo se egli davvero scelse di prendere un corpo nella famiglia di Rakoczy II, o se fece solo credere di provenire da tale famiglia come travestimento conveniente. Comunque non è importante sapere il luogo della sua nascita ma il fatto che, come Maestro asceso, poteva benissimo abitare in più corpi fisici contemporamente al fine di portare a termine la sua missione sulla Terra. Va notato che, mentre in Europa appariva in posti diversi, rivestì anche un'importante nella Rivoluzione americana. Possiamo infatti trovarLo presente nei vari movimenti universali tendenti alla libertà, che si sono susseguiti nei secoli fino a noi, per proseguire nell'Età dell'Acquario.


    Il conte di Saint Germain apparve, scomparve, e riapparve nelle corti europee portando il suo realismo in un'epoca che si stava piegando su sé stessa sotto il peso della propria ipocrisia. Voltaire ne fece un valido ritratto in una lettera a Frederick II di Prussia dove lo definì un "un uomo che mai muore, e che sa tutto". L'archivio di Francia contiene prove evidenti che uomini di stato inglesi, olandesi, e prussiani del suo tempo, lo consideravano come un'autorità in molti campi


    Il conte di Saint Germain conosceva correntemente molte lingue. Era di temeramento artistico e suonava il violino. Nel laboratorio di alchimia, che gli assegnò Luigi XV nel Castello reale di Chambord, il Conte lavorò con un gruppo scelto di studenti precipitando e perfezionando gemme, (particolarmente i diamanti). Scoprì medicine ed elisir per prolungare vita e mantenersi in buona salute. Secondo il rapporto di un testimone, sarebbe anche stato capace di tramutare in oro dei normali metalli


    Il primo maggio 1954, Saint Germain e l'amata Portia, sua corrispondente, furono incoronati Rettori dell'Età dell'Aquario. Da allora hanno il compito di focalizzare sull'umanità la Coscienza Cristica del settimo Raggio, così come Gesù, rettore del sesto Raggio, focalizza quella per l'Era dei Pesci


    Nell'Età dell'Acquario, un periodo che durerà circa duemila anni, coloro che seguiranno leggi di libertà e giustizia, potranno vivere pienamente gioendo una completa libertà ed un incondizionato benessere.

    Vita impersonale - IO SONO - Maestro Saint Germain

    IO SONO la Via e voi non mi seguite.

    IO SONO la Verità e voi non mi credete.

    IO SONO la Vita e voi non mi cercate.

    Se siete infelici non rimproveratelo a ME!

    E Iddio disse a Mosè: Così dirai ai figlioli d’Israele:

    «Colui che si chiama IO SONO mi ha mandato da voi».

    Esodo, cap. 3, versetto 14


    Io sono

    Io sono. A te che leggi, io parlo. A te, che per lunghi anni, vagando innanzi e indietro, hai con ardore cercato nei libri, negli insegnamenti, nelle filosofie, nelle religioni, non sai neppure tu che cosa: la verità, la felicità, la libertà, Dio.
    A te, Anima stanca e scoraggiata, quasi senza speranza, che molte volte hai afferrato un barlume della verità cercata, solo per riconoscere che essa si dileguava come il miraggio nel deserto.
    A te che credesti d'averla trovata in qualche grande istruttore, capo riconosciuto di una Religione, Fraternità o Società, e che ti pareva un «maestro» - tanto meravigliose erano la sua sapienza e le opere sue - solo per risvegliarti più tardi alla scoperta che quel maestro era soltanto una persona umana, con difetti, debolezze e colpe segrete, pur avendo potuto essere tramite di splendidi insegnamenti apparsi a te come la più alta verità.
    A te, di nuovo stanco e affamato, senza guida; a te io sono venuto.
    E sono venuto anche a te, che hai cominciato a sentire la presenza della Verità nella tua anima e cerchi la conferma di ciò che lotta vagamente dentro di te, per esprimersi.
    Sì, a quanti hanno fame del vero «pane di vita» io sono venuto.
    Sei tu pronto a ricevere il mio cibo? Se lo sei, fa cuore. Siedi.
    Calma la tua mente umana e segui strettamente la mia parola qui pronunciata. Oppure forse ti allontani, deluso ancora una volta, con nel cuore il morso della fame insaziata?
    Io! Chi sono io, che sembro parlare con sì conscio potere e autorità?
    Ascolta. lo sono tu; quella parte di te che è e sa, che sa tutte le cose, che sempre seppe e sempre fu. Io sono tu, il tu Sé; quella parte di te che dice Io sono ed è Io sono. Io sono quella parte più alta di te stesso, che vibra entro di te mentre leggi; che risponde a questa mia parola, che ne percepisce la verità, che riconosce per sua natura tutta la verità e scarta ogni errore dovunque lo trovi. Ciò io sono: non quella parte di te che sino a oggi s'è nutrita dell'errore.
    Poiché io sono il tuo vero Istruttore, il solo che tu conoscerai sempre, il solo Maestro; io, il tuo Sé divino.
    Io, il tuo Io sono, ti reco questo mio messaggio, la mia vivente parola, come ti ho portato ogni cosa in vita, libro o «maestro», povertà o ricchezza, amara esperienza o amore, allo scopo di insegnarti che io, io solo, il tuo vero Sé, sono il tuo istruttore; il solo istruttore e il solo Dio, che provvede e ha sempre provveduto a te, non solo il pane e il vino della vita, ma anche tutto ciò che occorreva al tuo mantenimento e al tuo sviluppo fisico, mentale e spirituale. Perciò, quello che fa appello a te mentre leggi è il mio messaggio, dettato alla tua coscienza umana esterna dal di dentro, ed è solo una conferma di ciò che l'Io sono di te sempre seppe interiormente, ma che non aveva ancora tradotto in termini ben definiti alla tua coscienza esterna. Così pure tutto ciò che sempre fece appello a te, venendo da qualche espressione esterna, non era che la conferma della mia parola già pronunziata dentro di te; quell'espressione esterna era il canale, il mezzo da me scelto in quel momento per impressionare la tua coscienza umana.
    Ma io non sono la tua mente umana, né il figlio suo, l'intelletto: essi sono soltanto l'espressione del tuo essere, come tu sei l'espressione del mio essere; essi sono soltanto fasi della tua personalità umana, come tu sei una fase della mia divina impersonalità.
    Pesa e studia attentamente queste parole.
    Sorgi e liberati per sempre dal dominio della tua personalità, con la tua mente e il suo intelletto così gonfi ed esaltati di se stessi; poiché la tua mente, d'ora innanzi, deve essere la tua serva e l'intelletto il tuo schiavo, se vuoi che la mia parola penetri nella coscienza dell'anima tua. Io sono venuto ora alla coscienza dell'anima tua, dopo averla stimolata per prepararla a ricevere la mia parola. Se sei abbastanza forte per sopportarla; se puoi sbarazzarti di tutti i tuoi capricci, di tutte le tue credenze, di tutte le tue opinioni personali - rottami da te raccolti nei campi coltivati da altri -; se sei forte abbastanza da gettarli via; allora la mia parola sarà per te una sorgente inesauribile di gioia e di felicità.
    Ma sii preparato al fatto che la tua personalità dubiterà di queste mie parole man mano che le leggerai; poiché la sua vita è minacciata, ed essa sa che non può vivere e prosperare, né dominare più a lungo i tuoi sentimenti, il tuo andare e venire, come prima, se tu accetti nel tuo cuore la mia parola e le permetti di dimorarvi.
    Sì. Io sono venuto a te, ora, a farti conscio della mia presenza; poiché ho già preparato la tua mente umana in modo che essa possa, fino a un certo punto, comprendere il significato di me.
    Io sono sempre stato con te, ma tu non lo sapevi; ti ho espressamente condotto attraverso il Deserto dei libri e degli insegnamenti, delle religioni e delle filosofie, tenendo sempre davanti agli occhi della tua anima la visione della Terra Promessa; alimentandoti con la manna del Deserto, perché tu potessi ricordare e apprezzare il pane dello Spirito e anelare a esso.
    Ora ti ho condotto sulla riva del Giordano che ti separa dal tuo divino retaggio. Ora è venuto per te il tempo di conoscermi coscientemente; è venuto il momento di attraversare il fiume e di passare nella Terra di Canaan, nella terra del latte e del miele. Sei pronto? Vuoi andare?
    Allora segui questa parola che è l'Arca del mio patto, e passerai a piedi asciutti.


    Sii calmo e sappi!

    Ora, perché tu possa conoscermi ed essere perciò sicuro che sono Io, il tuo vero Sé, che dico queste parole, devi prima imparare a essere calmo, ad acquietare la tua mente e il tuo corpo umani e tutte le loro attività, fino a non essere più cosciente di esse.
    Può darsi che tu non sia ancora capace di fare ciò; ma io ti insegnerò, purché tu voglia realmente conoscermi e sia disposto a darne prova affidandoti a Me e obbedendomi in quanto sto per chiederti.
    Ascolta. Cerca di immaginare l'Io che parla attraverso queste pagine come il tuo Sé superiore e divino, che dà consigli alla tua mente e al tuo intelletto umani e considera questi, per il momento, come una personalità separata. La tua mente è costituita in modo che non può accettare nulla che non si conformi a ciò che essa ha prima sperimentato, o imparato, e che il suo intelletto non considera ragionevole. Quindi, rivolgendoti a essa, tu adoperi i termini e le espressioni più consoni a esprimere chiaramente al tuo intelletto le verità che esso deve comprendere, prima che la mente possa svegliarsi alla coscienza del tuo intento.
    Il fatto è che questo «Io» è te stesso, il tuo Sé reale. La tua mente umana è stata finora così assorta nel compito di concedere al tuo intelletto e al tuo corpo ogni sorta di favori, che non ha mai avuto tempo di venire a conoscenza di te, suo vero signore e maestro. E intanto tu ti sei talmente interessato ai piaceri e alle pene del tuo corpo e del tuo intelletto, lasciandotene influenzare, che sei quasi giunto a credere che tu sia il tuo intelletto e il tuo corpo e hai di conseguenza quasi dimenticato me, il Sé divino.
    Io non sono il tuo intelletto né il tuo corpo e questo messaggio è per insegnarti che tu e Io siamo Uno. Le parole che dico qui e il principale scopo di queste istruzioni è di svegliare la tua coscienza a tale grande fatto.
    Ma tu non puoi svegliarti a esso finché non esci dalla coscienza di questo corpo e di questo intelletto, che così a lungo ti hanno tenuto schiavo. Tu devi sentirmi dentro di te, prima di sapere che io vi sono.
    Orbene, affinché tu possa dimenticare completamente la tua mente, i tuoi pensieri, il tuo corpo e le tue sensazioni, in modo da poter sentire me dentro di te, è necessario che tu segua scrupolosamente le mie istruzioni.
    Siedi tranquillo in stato di rilassamento, e una volta completamente tranquillo lascia la tua mente assorbire il significato di queste parole: «Sii calmo! E sappi: Io - Sono - Dio».
    Pronunzia queste parole precisamente come sono scritte qui, cercando di realizzare che è il Dio tuo che comanda e domanda dal tuo sé mortale implicita obbedienza: studiale e cerca di capire il loro nascosto Potere.
    Senza pensare, permetti a questo mio divino comando di penetrare profondamente nella tua anima. Lascia allora ogni altra impressione che venga alla tua mente entrare a suo piacere, senza sforzo o interferenza da parte tua, ma notane attentamente il senso, poiché sono Io, dall'interno, che ti istruisco per mezzo di tali impressioni. Poi, quando il
    loro significato incomincia ad apparire alla tua coscienza, pronuncia queste mie parole lentamente, imperativamente, rivolgendole a ogni cellula del tuo corpo, a ogni facoltà della tua mente, con tutta la forza cosciente che possiedi: «Sii calmo! E sappi: Io - Sono - Dio».
    Medita profondamente queste parole e portale con te nel tuo lavoro, qualunque esso sia. Fa di esse il fattore vitale dominante del tuo lavoro e di tutti i tuoi pensieri creativi.
    Pronunziale mille volte al giorno, finché non ne abbia penetrato e scoperto tutto il più intimo significato, finché ogni cellula del tuo corpo non frema in lieta risposta al comando «Sii calano!» e obbedisco istantaneamente, e ogni pensiero errante che fluttui intorno alla tua mente, svanisca subito nel nulla.
    Quando le mie parole risuoneranno attraverso la caverna del tuo essere divenuto vuoto, quando il sole della conoscenza comincerà a sorgere sull'orizzonte della tua coscienza, allora tu sentirai espandersi dentro di te l'impeto di uno strano, meraviglioso respiro che riempirà fino all'estremo tutte le tue membra mortali, facendo quasi esplodere i tuoi sensi con la sua estasi; allora sentirai a fiotti levarsi in te una possente, irresistibile forza, che ti innalzerà quasi sulla terra; allora sentirai dentro di te la gloria, la santità, la maestà della mia presenza. E allora, allora tu saprai: Io - Sono - Dio. Quando tu mi avrai sentito così in quei momenti dentro di te, quando avrai gustato il mio potere, ascoltato la mia sapienza e conosciuto l'estasi del mio amore che tutto abbraccia, non potrai più essere toccato da alcuna malattia, né indebolito da alcuna circostanza, né soggiogato da alcun nemico. Poiché tu saprai allora che io sono dentro di te e da allora in poi ti rivolgerai a me in ogni tua necessità, mettendo tutta la tua confidenza in me, permettendomi di esprimere la mia volontà.
    E quando ti rivolgerai a me, troverai sempre in me, nell'ora del bisogno, un aiuto pronto e infallibile; poiché io ti riempirò talmente con la realizzazione della mia presenza e del mio potere, che ti basterà essere calmo e permettere a me di fare qualunque cosa tu voglia: risanare i tuoi mali o quelli degli altri, illuminare la tua mente in modo che tu possa vedere con i miei occhi la verità che cerchi, o compiere alla perfezione ciò che prima ti sembrava quasi impossibile.
    Ma questa conoscenza, questa realizzazione, non avverrà a un tratto. Potrà non venire per anni; potrà venire domani.
    Ciò dipende solo da te. Non dalla tua personalità, con i suoi desideri umani e la sua umana comprensione, ma dal tuo Io - Sono - Dio entro di te.
    Che cos'è che dal bocciolo fa sbocciare il fiore? Cos'è che fa rompere il guscio al pulcino? Chi stabilisce il giorno e l'ora? È l'atto cosciente e naturale dell'intelligenza interna, della mia intelligenza, diretta dal mio volere, quello che porta a maturazione la mia idea e la esprime nel fiore e nel pulcino.
    Il fiore e il pulcino hanno qualche cosa a che fare in tutto ciò? No, essi si sottomettono soltanto, uniscono la loro volontà alla mia e permettono a me e alla mia sapienza di stabilire l'ora nella quale maturerà l'azione. Solo quando essi hanno obbedito all'impulso della mia volontà e hanno fatto lo sforzo che io imponevo loro di fare, hanno potuto passare alla nuova vita. Tu puoi, con la tua personalità, tentare mille e mille volte di uscire dal guscio della tua coscienza umana; ma potrai riuscire tuttalpiù ad abbattere le porte che io ho provvidenzialmente messo tra il mondo delle forme tangibili e il regno dei sogni intangibili; una volta aperte le porte, tu non potrai più, senza molto disturbo e sofferenza, tener fuori gli intrusi dal tuo dominio privato.
    Ma anche questo io permetto talvolta, perché attraverso tale sofferenza tu possa acquistare la forza di cui manchi e la saggezza necessaria a capire che soltanto deponendo ogni desiderio di sapienza, di bontà e persino di unione con me, a beneficio del tuo Sé, tu puoi schiudere i tuoi petali manifestando la mia perfetta bellezza e gettar via il guscio della tua personalità umana, passando alla luce radiosa del mio Regno celeste.
    Io ti dò perciò queste istruzioni, adesso, al principio, perché tu possa imparare a riconoscerne. E ti prometto qui che se tu accetti le istruzioni che ti dò in queste pagine e ti sforzi seriamente di comprenderle e metterle in pratica, tu mi conoscerai ben presto e io farò sì che tu comprenda tutte le mie parole, dovunque scritte, in libri o dottrine, nella Natura o nei tuoi simili.
    Se ti pare che in quanto è qui scritto vi siano contraddizioni, cerca bene il mio reale intento prima di respingerlo; non lasciare una sola parola, un solo pensiero finché tutto ciò che esso suggerisce non ti sia divenuto chiaro.
    Ma in tutta la tua ricerca, in tutti i tuoi sforzi, abbi fede in Me, nel tuo vero Sé interno, e non essere impaziente di ottenere dei risultati; poiché essi sono in mia custodia e io ne avrò cura. I dubbi e l'impazienza sono soltanto della tua personalità e, se tu permetti loro di persistere, essi ti condurranno all'insuccesso e al disinganno.


    Io, Vita, Dio

    Se ciò che hai letto ha svegliato dentro di te una risposta e la tua anima brama di ricevere ancora di più, allora tu sei pronto per quanto segue.
    Ma se tu discuti ancora, o ti ribelli all'apparente pretesa di autorità divina con cui qui ti si parla, e il tuo intelletto ti dice che si tratta solo di un nuovo tentativo per sedurre la tua mente con scaltri suggerimenti e sottile sofistica, allora tu non avrai beneficio da queste parole; poiché il loro significato è finora nascosto alla tua coscienza mortale e la mia parola deve giungere a te per altre vie e sotto altre forme.
    Ed è bene se la tua personalità, col suo intelletto, ti spinge a discutere così e a ribellarti contro l'autorità che non sai ancora essere la mia. Ma sono realmente io che faccio così ribellare la tua personalità, poiché essa, con il suo orgoglioso senso separazione, mi è ancora necessaria a sviluppare una mente e un corpo forti abbastanza da potermi esprimere perfettamente. E finché tu non sia preparato a conoscermi, è sua missione, datale da me, di discutere e ribellarsi. Ma dall'istante in cui riconosci la mia autorità, l'imperio della personalità comincia ad essere minato; i suoi giorni sono contati e tu ti volgerai sempre più a me per guida e aiuto.
    Non sgomentarti quindi, seguita a leggere e forse il riconoscimento verrà. Sappi che puoi leggere e non leggere, come vuoi, ma che, comunque tu faccia, sono realmente io che scelgo e non tu.
    Per te, che apparentemente scegli di non leggere oltre, ho altri piani: a suo tempo tu imparerai che, qualunque cosa tu faccia, o ti piaccia, o desideri, sono io che ti conduco attraverso gli inganni e le illusioni della personalità affinché tu ti possa finalmente svegliare alla loro irrealtà e volgerti a me quale unica e sola Realtà. Allora queste parole troveranno risposta dentro di te: «Sii calmo! E sappi: Io - Sono - Dio».
    Sì, io sono la più intima parte di te, che dimora nell'interno e aspetta e veglia, non conoscendo né spazio né tempo; poiché io sono l'Eterno e riempio tutto lo spazio.
    Io veglio e aspetto che tu sia stanco delle tue follie, delle tue vane brame, ambizioni e rimpianti, sapendo che tutto verrà a suo tempo. Allora ti volgerai a me scoraggiato, vuoto e umile, e mi domanderai di prendere il comando, senza sapere che sempre io fui che ti condussi.
    Io sto qui dentro aspettando quietamente che questo accada; pure, mentre aspettavo, ero io che dirigevo la tua condotta, che ispiravo tutti i tuoi pensieri, tutte le tue azioni, utilizzandoli e manipolandoli impersonalmente in modo da portare te, e la mia altra espressione mortale, al riconoscimento cosciente di me.
    Io sono stato sempre dentro di te, profondamente, dentro al tuo cuore. Io sono stato con te attraverso tutto, le tue gioie e i tuoi dolori, i tuoi successi e i tuoi errori, attraverso la tua malvagità e la tua onta, attraverso i delitti contro i fratelli e contro Dio che tu credi d'aver commesso.
    Sia che tu procedessi innanzi, ti sviassi o arretrassi, ero io che ti spingevo; ero io che ti spingevo innanzi mostrandoti qualche bagliore di me a distanza e coi contorni confusi; ero io che ti allettavo con la visione di me in qualche volto incantevole, in qualche bellissimo corpo, in qualche piacere inebriante o in qualche travolgente ambizione; ero io che ti apparivo sotto le spoglie del peccato, della debolezza, dell'avidità, della sofistica, e ti attiravo indietro nelle fredde braccia della coscienza, lasciandoti lottare nelle sue strette tenebrose; finchè tu, risvegliato alla tua impotenza, ti scuotesti disgustato e, ispirato dalla nuova visione, strappasti la mia maschera.
    Sì, sono io che ti faccio fare tutto ciò che fai e (puoi comprenderlo?) sono io che faccio tutto ciò che fai e tutto ciò che fa il tuo fratello; poiché in te e in esso tutto ciò che è, è Io, me stesso.
    Poiché Io sono la vita. Sono io che animo il tuo corpo, che faccio pensare la tua mente e che faccio battere il tuo cuore; sono io che attiro a te il piacere o il dolore, siano essi della carne, dell'intelletto o delle emozioni.
    Io sono l'Intimo, lo Spirito, la Causa animatrice dell'essere tuo, di tutta la vita, di tutte le cose viventi visibili e invisibili e non c'è nulla che sia morto, poiché io, l'Uno impersonale, sono tutto ciò che esiste. Io sono infinito e sconfinato; l’Universo è il mio corpo; tutta l'intelligenza che è in esso emana dalla mia Mente; tutto l'amore che vi è fluisce dal mio Cuore; tutta la forza che vi agisce non è che la mia volontà in azione.
    La triplice forza, che si manifesta quale tutta la Sapienza, tutto l'Amore. tutta la Forza o, se preferisci, come Luce, Calore ed Energia; ciò che mantiene tutte le forme ed è dentro e dietro tutte le espressioni e tutti gli aspetti della vita, siano essi creativi, coesivi o distruttivi, non è che la manifestazione di me stesso nell'atto e nello stato di Essere.
    Nulla può essere senza manifestare ed esprimere qualche aspetto di me, che sono non solo il costruttore di tutte le forme, ma colui che dimora in ciascuna di esse. Nel cuore di ciascuna io dimoro, nel cuore dell'uomo, nel cuore dell'animale, nel cuore del fiore, nel cuore della pietra. Nel cuore di ciascuno io vivo, muovo e ho il mio essere, e dal cuore di ciascuno io esprimo quell'aspetto di me che desidero esprimere e che si manifesta nel mondo esterno come una pietra, un fiore, un animale, un uomo.
    Che cosa esiste, dunque, tranne questo grande Io? Ma tu domandi: «Non è dunque consentita a me nessuna individualità?». «No, non c'è nulla, assolutamente nulla che non sia una parte di me, dominata e retta eternamente da me, l'Una Realtà indefinita.»
    Quanto alla tua cosiddetta individualità, essa non è altro che la tua personalità che cerca ancora di conservare un'esistenza separata. Ma ben presto tu conoscerai che non esiste individualità separata dalla mia individualità e che ogni personalità svanisce nella mia divina impersonalità.
    Tu raggiungerai presto quello stato di risveglio in cui potrai avere un barlume della mia impersonalità e allora non desidererai più per te alcuna individualità, alcuna separazione; poiché avrai compreso che essa è solo e ancora una illusione della personalità.


    La chiave

    È possibile che tu non sappia ancora che Io sono, che tu non creda che Io sono Te realmente, e che Io sono in ugual modo tuo fratello e tua sorella e che siete tutti parti di Me e uno con Me. Tu puoi non riconoscere che l'animo tuo e quello dei tuoi fratelli, le sole parti veramente imperiture del tuo tu mortale, sono soltanto aspetti differenti di Me, esprimentisi nella cosiddetta Natura. Così pure può essere che tu non comprenda che tu e i tuoi fratelli siete aspetti o attributi della mia divina Natura, precisamente come la tua personalità umana, con il suo corpo, la sua mente e il suo intelletto mortali, è un aspetto della tua natura umana.
    No, tu non puoi ancora comprendere questo, ma io te ne parlo ora, perché tu possa conoscere i segni quando essi cominceranno ad apparire nella tua coscienza, come certo appariranno. Ma per riconoscere questi segni, tu devi studiare attentamente e meditare quanto segue e non passare oltre finché tu non abbia, almeno in parte, afferrato quel che io voglio dirti. Una volta compreso bene il principio che io qui stabilizzo, tutto il mio messaggio diviene chiaro e comprensibile.
    Io ti do innanzitutto la chiave con la quale aprirai ogni mistero che ora ti nasconde il segreto del mio Essere. Quando avrai imparato ad adoperarla, questa chiave ti aprirà le porte di tutta la sapienza, di tutto il potere nel Cielo e sulla Terra. Invero essa ti aprirà la porta del Regno dei Cieli e tu non avrai che da entrare per divenire coscientemente uno come me.
    Questa chiave è: Pensare è creare. Ciò può essere espresso così: Tu sei come pensi nel tuo cuore. Fermati e medita su questo, affinché si fissi saldamente nella tua mente.
    Un pensatore è un creatore; egli vive in un mondo di propria cosciente creazione. Quando tu sai come pensare puoi creare a volontà qualunque cosa tu voglia: una nuova personalità, un nuovo ambiente, un nuovo mondo.
    Vediamo se puoi afferrare alcune delle verità nascoste e dominate da questa chiave. Ti ho mostrato come tutta la coscienza sia una e come tale coscienza sia al tempo stesso la tua, quella dell'animale, della pianta, della pietra e della cellula invisibile.
    Hai visto come questa coscienza sia retta dalla mia volontà che unisce le cellule invisibili, forma i vari organismi per l'espressione e l'uso dei diversi «centri d'intelligenza» attraverso i quali io desidero esprimermi. Ma non puoi ancora comprendere come tu possa dominare e dirigere la coscienza delle cellule del tuo corpo e, più ancora, quelle degli altri corpi, quantunque tu e io ed essi siamo tutti uno in coscienza e intelligenza. Facendo bene attenzione a quanto segue, potrai riuscire a comprenderlo.
    Hai mai meditato su cosa sia la coscienza? Come essa paia essere uno stato impersonale di attenzione, un'aspettazione di servire o di essere adoperata da qualche potere latente in te e in intima relazione con te? E come molti paiano essere il tipo più elevato di organismo contenente tale coscienza, diretta e usata da questo potere interiore? E che tale potere, latente tanto nella coscienza umana quanto in ogni altra, è soltanto la mia volontà?
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