Getta via tutti i pregiudizi:
è una qualità di serie A.
Giudichiamo spesso l'istinto come una capacità inferiore, che ci accoumuna agli animali. Nelle cose che contano diamo fiducia solo al ragionamento. E se invece l'istinto fosse l'unica facoltà che ci permette di essere noi stessi?
Siamo abituati a ritenere che il ragionamento, i pensieri, la riflessione siano facoltà di serie A e l'istinto invece di serie B. Ma è semmai vero il contrario: l'istinto, infatti, è ciò che ci permette di essere noi stessi. Non dobbiamo sottovalutarci perchè dentro di noi esiste un enorme potenziale che aspetta solo di essre liberato. Siamo la miniera di noi stessi e non lo sappiamo! Non dimentichiamoci che l'uomo è sopravvissuto per millenni senza tecnologia e lo ha fatto grazie all'istinto, una sorta di bussola interna che permette di intuire cosa è meglio per noi e per la nostra realizzazione. E questo lo fa ogni giorno, se non glielo impediamo. L'istinto è il contrario del volersi dirigere: è affidarsi. Se non ti dirigi, se non pretendi di sapere cosa è giusto o sbagliato per te, sarà qualcos'altro a dirigerti, cioè il tuo nucleo, che sa cosa è meglio per il tuo sviluppo. L'istinto ti porta insomma a "svolgere la tua funzione", a crearti il tuo destino, ti conduce là dove devi andare.
Il tuo miglior amico.
Pensa ad esempio al migliore amico che avevi durante gli anni della tua infanzia: era il tuo alleato, il tuo socio. Un istinto infallibile l'aveva scelto per te, perchè era quello con cui stavi bene, l'amico che ti ci voleva. Allo stesso modo oggi l'istinto è "il socio" che ti guida sulla tua strada, per farti realizzare i tuoi sogni e trovare persone, occasioni, lavori e situazioni giusti per te.
Noi non sfruttiamo questo giacimento segreto di energia che possediamo perchè viviamo a un livello superficiale, imprigionati nella razionalità e nell'abitudine. Per fare sprigionare l'istinto dobbiamo invece affidarci alle azioni spontanee, che sono come delle trivelle che pescano in profondità il petrolio, come geyser naturali che erompono portandoci in alto con loro e spazzando via i detriti di una vita piatta e banale. Lasciamoci prendere per mano e vediamo dove l'istinto ci può portare!
IL LUOGO COMUNE: ISTINTIVO = ROZZO
Secondo l'opinione comune la persona istintiva:
- Dice e fa tutto quello che le passa per la testa senza pensieri.
- Non sa controllarsi.
- E' sincera ma ingenua.
- E' passionale ma inaffidabile.
- Fa simpatia ma si complica la vita.
- Non ragiona.
E' proprio lui la tua parte saggia
Sia la natura sia il nostro corpo vivono e funzionano grazie alle azioni istintuali: la pianta mette i germogli altrimenti muore; se il cuore non pulsasse, noi cesseremmo di vivere. Perchè per l'anima dovrebbe essere diverso? Le azioni istintuali sviluppano la nostra trama: se le blocchiamo, blocchiamo la nostra fioritura. Se le snobbiamo, snobbiamo l'oro che è in noi. Chi sarebbe così folle da spingere a mano un auto con il serbatoio pieno anzichè saltare su, mettere in moto e partire? Eppure è proprio quello che facciamo quando non ci affidiamo alle azioni dell'istinto.
Azioni in cui ti specchi.
Mangiare quando abbiamo fame, bere quando abbiamo sete, addormentarci quando abbiamo sonno: queste sono le azioni istintuali più comuni. Ci sono poi tutte quelle azioni che ci vengono naturali e che ci danno un benessere immediato: per alcuni di noi guidare l'automobile, per altri impastare il pane o fare il bucato, per altri ancora cantare o correre o nuotare. Per ognuno ne esiste almeno una: non la si può consigliare, viende da sè. Ci snon infine le cosiddette scelte importanti, frutto dell'istinto e non dei ragionamenti o delle convenzioni, come rompere una storia o cominciarne un'altra al momento giusto.
La cosa giusta.
A che cosa servono queste azioni? Ogni azione istintuale è la migliore scelta possibile in una data situazione: arriva da sola e rappresenta la cosa giusta al momento giusto. E' necessaria ed essenziale: è l'unica cosa che va fatta in una certa circostanza. E' segreta, silenziosa e senza opinione. E' naturale, non associata allo sforzo individuale e porta la nostra unicità ad emergere: con l'azione istintuale, infatti, puntiamo a essere noi stessi.
tratto da Riza Psicosomatica
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