Fondamentalmente sono quattro i metodi per preparare le tisane.
Ogni metodo qui elencato viene inteso per un quarto di litro d’acqua.
Metodo 1 – far bollire assieme, per un minuto, un quarto d’acqua e un cucchiaino abbondante dell’erba medicinale. Spegnere, filtrare dopo 10 minuti. Un esempio di erba da usare in questo modo è la corteccia di frangula.
Metodo 2 – mettere due cucchiaini abbondanti dell’erba medicinale in un quarto d’acqua fredda la sera, filtrare la mattina presto, appena alzati. Se l’erba medicinale la si mette in acqua la mattina, si filtra il pomeriggio. Esempi di erbe che si trattano in questo modo sono il vischio e la malva.
Metodo 3 – far bollire un quarto d’acqua, spegnere, aggiungere un cucchiaino abbondante dell’erba medicinale, filtrare dopo 5 minuti. La maggior parte delle erbe medicinali più comuni si prepara in questo modo.
Metodo 4 – aggiungere l’erba medicinale ad un quarto d’acqua fredda e portare ad ebollizione assieme. Far bollire per un minuto, spegnere e filtrare dopo un minuto.
Le tisane sono amare, quasi tutte. A molti il sapore strano delle erbe medicinali piace così come è, ma non a tutti. Quindi occorre trovare il modo di rendere piacevoli le tisane. Le si può addolcire con il miele, se non si ha il diabete, va sciolto solo nelle tisane tiepide o fredde e non in quelle bollenti perché la temperatura superiore ai 45° distrugge i principi attivi del miele. Si può altresì addolcire una tisana aggiungendo ad esse un quarto di tisane dolci come la liquerizia, i semi di finocchio o di anice, la menta. Infine se qualcuno gradisce l’aggiunta di qualche fetta di limone ben venga, non produce controindicazione all’effetto della tisana.
tratto da: manuale di medicina naturale
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