La pianta cresce abbondantemente nei prati, lungo i margini dei campi di grano e lungo i sentieri. I fiori sono bianco-rosa ed al sole emanano un profumo aspro aromatico. E' comunque consigliabile cogliere i fiori in pieno sole poichè in tal modo aumenta il loro olio etereo e quindi anche il loro potere terapeutico.
Nelle infiammazioni alle ovaie spesso basta il primo semicupio per togliere i dolori; l'infiammazione diminuisce giorno per giorno. Con questi bagni si ottengono gli stessi ottimi risultati nei sofferenti di enuresi notturna, sia nei vecchi che nei giovani e in chi soffre di perdite bianche. In questi casi è opportuno bere anche 2 tazze di tisana di Achillea al giorno.
Contro il prolasso dell'utero si fanno per un certo periodo dei semicupi di Achillea sorseggiando contemporaneamente quattro tazze di tisana di Alchemilla al giorno e massaggiando con tintura di Borsa del Pastore la zona addominale, dalla vulva insù.
Sotto l'effetto dei giornalieri semicupi di Achillea, da ripetere fino a che il controllo del medico non risulti negativo, scompaiono i miomi dell'utero. ...
... Durante la menopausa la donna dovrebbe ricorrere ogni giorno alla tisana di Achillea. Si risparmierebbere l'irrequietezza interna ed altri stati d'animo. I semicupi di Achillea inoltre influiscono positivamente sulla salute. Nelle nevriti degli arti suepriori ed inferiori sono particolarmente benefici i bagni a braccia e gambe con addittivo di Achillea. Ma l'Achillea deve essere colta a mezzogiorno sotto il sole. Di solito questi bagni si mostrano efficaci sin dalla prima volta, liberando il malato da ogni dolore.
Il Dr. Lutze consiglia la tisana di Achillea quando la "pressione arteriosa provoca disturbi alla testa come se questa dovesse scoppiare, nonchè contro le vertigini, le nausee, le malattie degli occhi con lacrimazione, i dolori pungenti nell'occhio ed il sangue dal naso...". Un attacco di emicrania dovuto allo scirocco o ad un qualsiasi cambiamento delle condizioni atmosferiche, è spesso eliminato con una sola tazza di tisana di Achillea sorseggiata caldissima. Mediante una cura regolare a base di tisana di Achillea l'emicrania a volte scompare completamente.
L'Achillea, negli antichi erbari, è chiamata "salvezza di tutti i mali" e può essere impiegata dove altre medicine sono fallite. Attraverso il suo potere depurante del sangue riuscirà a debellare numerose malattie che si erano annidate nel corpo. Occorre soltanto tentare.
Che l'Achillea influisca direttamente ed ottimamente sul midollo osseo e che vi stimoli la formazione del sangue non sarà cosa universalemente conosciuta. Essa giova anche nelle malattie del midollo osseo nelle quali fallisce ogni altro rimedio e persino nella necrosi ossea, mediante tisane, bagni e frizioni con tintura. L'Achillea rappresenta, inoltre, un buonissimo emostatico nelle emorragie polmonari e, insieme con la radice di Calamo aromatico, riesce a guarire completamente dal cancro polmonare. Le radici di Calamo si masticano durante tutta la giornata, mentre della tisana di Achillea se ne sorseggia una tazza mattina e sera. Contro le emorragie dello stomaco la tisana di Achillea agisce rapidissimamente. Contro i raffreddori ed i dolori alla schiena e quelli reumatici è consigliabile berla quanto più calda sia possibile. Essa stimola l'attività regolare dei reni, toglie l'inappetenza, elimina le flatulenze e gli spasmi allo stomaco, i disturbi epatici, le infiammazioni delle vie digerenti fra stomaco ed intestino, aumenta l'attività delle ghiandole intestinale e provvede ad una evacuazione regolare. Dato che giova anche nei disturbi circolatori e negli spasmi dei vasi è talvolta raccomandata contro l'angina pectoris.
Lavande e semicupi a base di infuso di Achillea allontanano il fastidiosissimo prurito nella vagina. Con i fiori dell'Achillea si può preparare un'eccellente pomata contro le emorroidi.
MODALITA' DI PREPARAZIONE
Tisana: Con 1/2 litro d'acqua sbollentare 1 cucchiaino da dessert colmo, lasciar riposare il tutto per breve tempo.
Tintura: Riempire una bottiglia a collo largo, con fiori di Achillea senza comprimerli, colti sotto il sole e versarvi sopra dell'acquavite di frumento o di frutta a 38°. Lasciare riposare il tutto per 15 giorni al sole o nelle vicinanze della stufa.
Pomata: Riscaldare bene 90 g di burro non salato o di strutto di maiale; aggiungervi 15 g di fiori di Achillea tritati e 15 g di foglie di Lampone tritate, friggere brevemente, girare e togliere dal fornello. Riscaldare leggermente il tutto il giorno appresso, filtrarlo attraverso un panno di lino e travasarlo in recipienti di vetro puliti e precedentemente preparati. Conservare in frigorifero!
Semicupio: Macerare per una notte 100 g di Achillea in acqua fredda; il giorno seguente riscaldare il tutto fino all'ebollizione ed aggiungerlo all'acqua del semicupio.
Tratto da "La salute dalla Farmacia del Signore" di Maria Treben
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