Il male oscuro arriva se perdi di vista chi sei veramente.
Capita nella vita di prendere la strada sbagliata, inadatta per noi. La tristezza e la depressione arrivano per farci ritrovare il nostro cammino, la nostra vera natura...
Nella vita c'è u solo dovere che abbiamo, un compito che riguarda ciascun essere umano. Se manchiamo questo compito, siamo condannati all'infelicità, alla tristezza cronica, alla depressione. Lo spiega bene Rabbi Sussia. Quando il grande Saggio si trova in punto di morte, il suo allievo prediletto lo vede preoccupato. "Perchè sei così turbato?" gli domanda. "Eppure la tua condotta di vita è stata esemplare, perfettamente allineata alle leggi di Mosè. Il Tribunale Celeste ti assolverà. Cosa potrà mai temere da Dio un sant'uomo come te?"
Il Rabbi dà una risposta sorprendente agli occhi delle nostre convinzioni, che sono poi le nostre banalità. "Dio non mi chiederà se sono stato un buon ebreo, se ho seguito fino in fondo le leggi di Mosè". La salvezza non ci viene dall'essere religiosi ortodossi, men che meno dall'esserci comportati bene, o dall'adeguarci ai modelli mentali degli altri. "Dio mi chiederà - continua il Rabbi - perchè non sei stato Sussia? Ti avevo creato per essere fino in fondo, fino all'ultimo respiro semplicemente Sussia..."
Quando viene da me un paziente depresso, io mi domando sempre: che cosa ha perduto di sè? In quale angolo della sua mente si è fermato? Dov'è finita la sua diversità? La depressione è tanto più forte quanto più perdiamo di vista la nostra natura, il nostro essere diversi. Come se l'anima dicesse: meglio morire, meglio essere inondati dal "male oscuro", piuttosto che "recitare" un personaggio inadatto alle mie caratteristiche.
Cosa ti piaceva da piccolo?
Prevenire la depressione è prima di tutto e più di tutto immaginare cosa ci piaceva fare da piccoli, da adolescenti, da ragazzi. Basta socchiudere gli occhi e ricordare una scena della nostra infanzia in cui facevamo le cose che ci piacevano. Queste immagini riattivano spontaneamente nel cervello le difese dalla depressione e spesso ci portano a sviluppare naturalmente nuovi, antichi interessi. Sono loro l'antidoto e ciascuno ha la sua passione. Magari l'abbiamo dimenticata, rimossa. Per questo occorre tornare a immaginarla ancora. Queste immagini sono farmaci potenti.
Di Raffaele Morelli.
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