Anemia - Rimedi naturali

L'anemia (dal greco senza sangue) è definita dall'abbassamento del tasso di emoglobina (Hb) nel sangue. Per l'uomo si definisce anemia una situazione di Hb inferiore a 13 g/dl, per la donna di Hb inferiore a 12 g/dl.

La malattia si manifesta con sensazione di stanchezza, pallore, tachicardia e cardiopalmo, svenimento, mancanza di appetito, nausea, dispnea da sforzo, riduzione della capacità di concentrazione e di memoria. Inoltre si possono manifestare problemi di splenomegalia e dolori al fianco sinistro (milza) e un basso calore corporeo. L'entità della sintomatologia non dipende tanto dai valori assoluti di emoglobina ma dalla velocità con cui si instaura l'anemia e di conseguenza dal tempo che l'organismo ha per adattarsi alle variazioni dei suoi livelli. Un ulteriore indizio è dato dalla fragilità delle unghie che tendono a spezzarsi e sfogliarsi; inoltre possono assumere una caratteristica forma a cucchiaio, presentandosi piatte o nel peggiore dei casi concave.

L'anemia si presenta in varie forme e può avere molteplici cause: ereditarietà, infiammazione, intossicazione, perdite ematiche. La più frequente però è l'anemia sideropenica (da mancanza di ferro). Ne soffrono soprattutto le donne, che ogni mese necessitano di un apporto particolare di ferro per ricostituire gli elementi del sangue. In molti casi, si tratta di curare l'alimentazione e incrementare il consumo di Vitamina C, in modo da creare nell'intestino un ambiente più favorevole all'assorbimento del ferro.



Alimentazione

La correzione dello stato anemico richiede pazienza e costanza, perchè solo curando l'alimentazione nel dettaglio si possono ottenere risultati sul lungo periodo. Prima di tutto si deve specificare che esistono due tipi di ferro: il ferro eme e il ferro non eme.

     Il ferro eme si trova nelle carni (rosse magre; pesci come il tonno, il salmone, il merluzzo; crostacei come i gamberi; molluschi come le ostriche e le vongole; il tacchino ed il pollo), è assorbito facilmente e può potenziare il ferro non eme contenuto nei cereali, nelle verdure e nelle insalate che accompagnano un pasto. Il ferro non eme viene assorbito più difficilmente, ma il suo assorbimento viene favorito dall'assunzione contemporanea di Vitamina C. E' quindi consigliabile mangiare carne con verdure che contengano Vitamina C e carne con verdure che contengano ferro non eme per favorirne l'assorbimento.

     Tè e caffè, se proprio devono essere consumati, devono essere presi almeno un'oera di distanza dai pasti perchè ostacolano l'assorbimento del ferro. Può essere utile bere ogni giorno, per almeno un mese, 2 bicchieri di barbabietola rossa, eccellente ricostruttore degli elementi del sangue. Se preferite, per una settimana prendete a digiuno un cucchiaio di argilla ventilata sciolta in mezzo bicchiere di acqua. L'assunzione deve essere progressiva: alla seconda settimana bere anche alla sera; alla terza anche a mezzogiorno. Consumate regolarmente avena, alghe e lievito di birra. Per quanto riguarda il consumo di frutta, preferire uva e mirtilli, oltre a albicocche, mele, limoni e datteri.



Fitoterapia

Due infusi infallibili per curare l'anemia: il primo si compone di fiori di camomilla, iperico (3 pizzichi di ogni erba), foglie d'assenzio (un pizzico). Portate ad ebolliizone in mezzo litro di acqua, lasciare in infusione per 10 minuti e filtrare. L'altro è a base di melissa (10 gr), da lasciare in infusione in un litro di acqua bollente. I due infusi possono essere bevuti caldi o freddi, una tazza 3 volte nell'arco della giornata. In primavera potete cogliere o comprare del tarassaco e prepararlo in insalata (senza steli), ad esempio con una salsa verde insaporita da finocchio e prezzemolo. Ottimo anche l'infuso di ortica bianca. La pianta maggiormente utilizzata in fitoterapia nei casi di anemia e senz'altro l'acerola, per l'alta concentrazione di Vitamina C.



Olii essenziali

Utili in caso di anemnia sono gli olii essenziali di camomilla e di limone; quest'ultimo, essendo a base di agrumi, va conservato in luogo buio e fresco, meglio se in frigorifero. Ottimo anche l'olio di timo e quello di menta piperita.



Omeopatia

La cura omeopatica da carenza di ferro prevede solitamente un trattamento che va eseguito a cicli di 3 mesi seguito da un mese di pausa, controllando le variazioni dell'emocromo. Tra i rimedi omeopatici:

China 9ch - 5 granuli da 1 a 3 volte al giorno. Derivato da una pianta in grado di attenuare i sintomi da carenza di ferro e usata nel trattamento dell'anemia da sanguinamento, in gravidanza, in convalescenza, dopo il parto e nell'allattamento.

Ferrum metallicum 9 ch - 5 granuli da una a tre volte al giorno. Riequilibra il metabolismo del ferro.

Hematite 8 DH - 1 fl al giorno per cicli di trattamento di 3 mesi. Si tratta di ossido ferrico, minerale che ha proprietà stimolante nella formazione dei globuli rossi.


N.B. materiale raccolto nel web





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