Il risveglio spirituale è ordinato e progressivo quando
viviamo in armonia con le leggi della natura, e la nostra aspirazione ad essere
pienamente risvegliati è costante. La crescita è solitamente irregolare e
inconsistente per le persone che non vivono in armonia con le leggi della
natura, e che non aspirano al pieno risveglio.
Il risveglio spirituale procede attraverso sette stadi,
ognuno dei quali è rapportato ai chakra
nella spina dorsale e nel cervello. Si possono conoscere le caratteristiche di
ogni stadio osservando stati psicologici, comportamenti, capacità
intellettuali, gradi di prontezza, capacità di percezione, e abilità funzionali
determinati dai propri atteggiamenti mentali e stati di coscienza abituali.
In ciascuno dei primi sei stadi, alcune delle
caratteristiche evidenti nei livelli inferiori possono anche essere presenti in
quelli superiori, poiché man mano che la propria coscienza si chiarisce possono
ancora essere influenti i condizionamenti subcoscienti problematici e le errate
percezioni. Le vecchie abitudini di pensare e comportarsi, inoltre, devono
ancora essere modificate. Nei primi stadi, quando la consapevolezza è
annebbiata e frammentata, si possono avere intuizioni occasionali e aspirare
alla conoscenza del Sé e di Dio. Negli stati avanzati, fino a che non si è
trasceso (completamente N.d.T.) il senso illusorio del sé, le percezioni
possono (ancora N.d.T.) essere errate.
Mentre leggi le descrizioni dei sette stadi, valuta a che
punto ti trovi sul percorso del risveglio. Aspira a risvegliarti, ad essere
libero, e a discernere intellettualmente e intuitivamente le realtà più
elevate. Il tuo scopo più importante nella vita dovrebbe essere la realizzazione
del Sé e di Dio. Puoi raggiungerle facendo ciò che è necessario affinché queste
condizioni si manifestino.
Primo stadio:
consapevolezza delle realtà fisiche confinata dall’ego
Le caratteristiche rapportate alla consapevolezza del
primo chakra sono:
- Torpore intellettuale. Interesse limitato alle cose
materiali.
- Si può presumere che il corpo sia il proprio essere
reale e che la morte fisica sia la fine dell’esistenza.
- Si scelgono i rapporti per convenienza, o li si basa
su dipendenze emotive, credenze tradizionali o culturali, e abitudini.
- Atteggiamento mentale, modi di pensare,
comportamenti e stili di vita sono spesso molto influenzati dal gruppo di
appartenenza, da condizionamenti subcoscienti, ricordi e abitudini.
- La consapevolezza spirituale è minima. Si possono
dare per buone credenze sempliciste, irrazionali e fondamentaliste che
donano un certo grado di conforto emotivo. Si può pregare ad un concetto
immaginario di Dio. Si può sperare di sperimentare il paradiso dopo il
soggiorno terrestre, evitare l’inferno, o di essere redenti dalla Grazia a
causa del buon lavoro, della propria fede in Dio, o per merito di un
salvatore Suo agente.
Secondo stadio:
coscienza non funzionale limitata dall’ego.
Le caratteristiche rapportate alla consapevolezza del
secondo chakra sono:
- Possono prevalere: confusione mentale, pensiero
irrazionale, illusioni, errate percezioni, umoralità, immaturità emotiva,
comportamenti di dipendenza, e atteggiamenti autodistruttivi a livello
mentale e comportamentale.
- E’ comune: avere bisogni nevrotici, biasimare il
prossimo per le circostanze che si sperimentano, lamentarsi, sentirsi
senza aiuto e senza speranza, e comportarsi in maniera ossessiva.
- Si permette a pensieri e sensazioni mossi dai
sentimenti (piuttosto che dalla compassione con discernimento), in
relazione agli altri, di interferire con la razionalità.
- Si permette a condizionamenti e ricordi di essere
influenti.
- Poiché le capacità intuitive e intellettuali sono
deboli, una persona con inclinazioni spirituali può essere attirata da
teorie filosofiche poco realiste o da pratiche inutili, come ad esempio
cercare di ricordare le incarnazioni precedenti, comunicare
telepaticamente con anime disincarnate, praticare l’ipnosi, fare dei
rituali per controllare le circostanze, o anche praticare la meditazione
con lo scopo principale di acquisire abilità eccezionali invece che di
risvegliarsi alla realizzazione del Sé e di Dio.
Terzo stadio:
coscienza funzionale egocentrica.
Le caratteristiche rapportate alla consapevolezza del
terzo chakra sono:
- Si pensa solitamente in maniera ordinata, razionale
e ottimista, con pochi episodi di confusione e incertezza.
- Le emozioni sono (solitamente) stabili.
- Le azioni sono principalmente decise e produttive,
poiché dirette dall’entusiasmo e dalla motivazione.
- Normalmente i rapporti sono completi e di supporto.
- I comportamenti sono determinati saggiamente e
appropriati.
- I condizionamenti subcoscienti e i ricordi sono
influenti quando si è occasionalmente frustrati, stanchi, confusi o
depressi.
- Le credenze religiose sono solitamente razionali, e
si scelgono le pratiche spirituali in base alla loro utilità nel produrre
i risultati desiderati. Poiché una persona a questo livello è ancora
parzialmente egocentrica, pensieri, motivazioni e comportamenti possono
essere, a volte, egoisti. Pensieri, sensazioni e caratteristiche
subcoscienti dei primi due livelli possono ancora essere influenti.
- Si può praticare la meditazione per controllare lo
stress e per ottenere benefici psicologici e fisiologici. Si possono
occasionalmente sperimentare stati preliminari di supercoscienza.
Quarto stadio: realizzazione del Sé
Le
caratteristiche rapportate alla consapevolezza del quarto chakra sono:
- Si pensa
sempre in modo ordinato, razionale e ottimista.
- L’entusiasmo
creativamente espresso è costante.
- Le emozioni
sono sempre stabili.
- Le azioni
sono sempre decise e produttive.
- Le relazioni
sono sempre complete e di supporto.
- I
comportamenti sono sempre saggiamente determinati.
- I condizionamenti
subcoscienti problematici e i ricordi sono affrontati, indeboliti,
neutralizzati o trascesi.
- La
conoscenza, intuitiva e spontaneamente rivelata, delle realtà più elevate
è costante.
- La pratica
della meditazione è sempre supercosciente. L’aspirazione ad essere
permanentemente autorealizzati è risoluta. Vi è una chiara percezione
della realtà di Dio durante la pratica della meditazione e negli altri
momenti.
Quinto stadio: coscienza cosmica
Le
caratteristiche rapportate alla consapevolezza del quinto chakra sono:
- Si pensa
sempre in modo ordinato, razionale e ottimista. Si sa che la propria mente
è un’unità della mente cosmica che risponde ai desideri e ai bisogni,
provvedendo alle risorse necessarie e a manifestare eventi e circostanze
di supporto.
- Le emozioni
sono sempre stabili.
- Le azioni
sono sempre decise e produttive.
- Le relazioni
sono sempre complete e di supporto. Si è sempre coscienti della natura
divina innata degli altri.
- I
comportamenti sono sempre spontaneamente appropriati.
- I condizionamenti
subcoscienti problematici e i ricordi sono facilmente affrontati e
neutralizzati.
- Si
percepisce l’universo come un’emanazione delle forze cosmiche che si emana
dal piano della natura primordiale, pervaso e sostenuto dal potere
intelligentemente diretto della Coscienza suprema.
- Diventano
più influenti gli stati raffinati di supercoscienza e coscienza cosmica.
Il risveglio spirituale è spontaneo.
Sesto stadio: coscienza di Dio
Le
caratteristiche rapportate alla consapevolezza del sesto chakra sono:
- Si pensa
sempre in modo ordinato, razionale e intuitivo.
- Le emozioni
sono sempre stabili.
- Le azioni
sono sempre decise e produttive.
- Le relazioni
sono sempre complete e di supporto.
- I
comportamenti sono sempre spontaneamente appropriati.
- I
condizionamenti subcoscienti problematici e i ricordi sono neutralizzati
dall’intenzionalità e dalla supercoscienza sostenuta.
- Si realizza
(attraverso conoscenza e sperimentazione) la piena realtà di Dio.
- Prevale la
pura supercoscienza in ogni momento.
Settimo stadio: liberazione della coscienza
Le
caratteristiche rapportate alla consapevolezza del settimo chakra sono:
- Si pensa
sempre in modo ordinato, razionale e intuitivo poiché la mente è
completamente illuminata (purificata).
- Le capacità
di percezione sono senza errore.
- Le emozioni
sono sempre stabili perché si è fermamente ancorati nella realizzazione
del Sé e di Dio.
- Le azioni
sono sempre decisive e appropriate perché determinate dal proprio essere.
Si esprimono facilmente abilità funzionali che le persone di consapevolezza
ordinaria possono considerare eccezionali.
- Le relazioni
sono sempre complete e di supporto.
- I
comportamenti sono sempre spontaneamente appropriati.
- I
condizionamenti subcoscienti problematici cessano di esistere e si vedono
spassionatamente i ricordi per quello che sono: impressioni mentali di
eventi passati.
- La
consapevolezza riflette la piena realtà del vero Sé, che è un’unità
perfetta della pura Coscienza suprema.
Alcune ovvie
indicazioni del risveglio spirituale autentico sono: costante ottimismo,
entusiasmo, salute e vitalità migliorate, abbondanza di energia, sana curiosità
sull’universo e i suoi processi, interesse sul come vivere
efficientemente, aspirazione fervente ad
essere realizzati nel Sé e in Dio. Il risveglio spirituale autentico migliora
sempre tutti gli aspetti delle nostre vite. (…)
By Roy Eugene Davis
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