Nome Botanico: Centaurium Umbellatum, Centaurea Minore
Espressione Disarmonica: Debolezza nell'autoaffermarsi
Caratteristiche Esteriori:
- desiderio di legarsi a persone forti
- tendenza a ricoprire ruoli subalterni
- tendenza a dare in continuazione
- incapacità nel creare condizioni per ricevere
- incapacità nel dire di no
- passività, sottomissione
- ricerca della compagnia
- sensibilità a lodi e rimproveri
Caratteristiche Interiori:
- ipersensibilità ai bisogni altrui
- tendenza ad esistere solo in funzione degli altri
- negazioni delle proprie esigenze
- bisogno di approvazione da parte degli altri
- bisogno di riconoscenza, di ringraziamenti e gratificazioni
- tendenza a sentirsi facilmente ferito
- tendenza all'autodegradazione
Stato negativo: il grande dono di questo fiore è la disponibilità a servire gli altri, ma nella disarmonia tale disponibilità è portata all'estremo e genera sentimenti di frustrazione. Il soggetto Centaury annulla completamente la propria personalità per soddisfare le richieste ed i bisogni altrui dimenticando di prendersi cura di se stesso e della propria vita. Per eccesso di generosità, a volte per vero altruismo, esaurisce tutte le energie senza ottenere alcun riconoscimento espresso per i propri sforzi e le proprie qualità. Ipersensibile nei confronti dei bisogni altrui e incapace di imporsi agli altri, non riesce a dire di no in faccia a nessuno. Buono, tranquillo, gentile, sottomesso, troppo servizievole, cancella la propria identità e individualità per servire gli altri. Ha bisogno di piacere al prossimo, quindi viene facilmente usato da altri personaggi più opportunisti e con meno scrupoli. Più servo che aiutante, è una persona ‘zerbino’ che si lascia sottomettere perché ha difficoltà a difendersi. Finisce per assumersi più carico di quanto gli spetti o possa sostenere, abusando e pretendendo troppo delle proprie forze. Fragile e remissivo, manca d’iniziativa e vive all’ombra altrui, in simbiosi con qualcuno dal carattere forte e dominante che gli faccia da guida e da padrone... e che finisce per sfruttarlo. Si sacrifica e copia atteggiamenti, abitudini e idee da chi lo domina, o dal gruppo a cui appartiene. Nega i suoi bisogni fino a sentirsi profondamente svuotato: non essendoci scambio, il suo Sé non riceve energia e diventa sempre più debole e stanco. Ipersensibile ai complimenti e alle critiche: arrossisce, si nasconde, balbetta, sparisce o si isola. Non si sente abbastanza forte per risolvere i suoi problemi e così s’impegna a risolvere quelli altrui. Trascura la propria missione nella vita, e sente il desiderio di aiutare il prossimo come una vocazione. Può però cadere nell'opportunismo, nell'istrionismo, e nel complesso del martire.
Stato positivo: compassione, apertura mentale, altruismo, capacità di rimanere se stesso in un gruppo, di collaborazione equilibrata, di dedicarsi agli altri, ispirazione, di saper portare a termine un lavoro, di seguire esempi ed ideali ma restando se stesso. Tranquillità. Volontariato.
Disturbi psico-fisici a cui il soggetto potrebbe andare incontro se non armonizzato: si ammala facilmente senza ragione apparente. Esaurimento, senso di stanchezza cronica, debolezza energetica per abbassamento delle difese, pallore, occhiaia, tachicardia, aritmie, gastrite, dispepsia, dolori dorsali e lombosacrali, complesso di inferiorità, masochismo, aggressività sessuale repressa, senso di inadeguatezza sociale. Intossicazioni per eccesso di medicinali. Sterilità. Zoppicare.
Guarigione: non si cambia la propria natura, ma la si indirizza verso un fine più alto, sviluppando l’energia per servire una causa valida, un ideale alto, piuttosto che gli interessi egoistici di qualcuno. Si riesce così ad affermare la propria personalità, adottando un atteggiamento più equilibrato nei confronti altrui. Si recupera la dignità personale e il senso delle proporzioni, trionfa la volontà, la determinazione, la risolutezza personale, la vitalità, l'energia e la capacità di esprimere il proprio punto di vista.
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