La genziana aiuta a depurarsi

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Quando durante la stagione primaverile ci capita di soffrire di inappetenza e di difficoltà digestive, se durante il rush finale scolastico i ragazzi sono svogliati, quando gli anziani si sentono un po’ giù di tono a causa dei primi caldi, ecco venire in nostro soccorso la genziana, non la classica dal calice tenero e blu, ma la lutea. Fate macerare, dopo averla frantumata, 2 grammi di radice essiccata in 250 ml d’acqua fredda, bollitela per un minuto, filtrate, e bevetene un bicchierino prima o dopo i pasti, mezzogiorno e sera. Oltre a far tornare l’appetito, vi regolerà anche l’intestino.
La sua amarezza nasconde le sue grandi proprietà
Questa pianta, che cresce nei prati e nei pascoli di Alpi e Appennini si riconosce per il fusto eretto che può superare il metro d’altezza, le foglie grandi e ovali e i fiori gialli. Della genziana si utilizza la radice essiccata, dall’intenso sapore amarognolo datole da una sostanza particolare, la genziopicrina. Proprio l’amaro di questa pianta sta alla base delle sue proprietà: con la radice di Gentiana lutea, infatti, si produce uno degli amari tonici più forti di origine vegetale. Il suo nome deriva da Gentius, re dell’Illiria dal 180 al 167 a.C. che introdusse la pianta in ambito medico per la preparazione di sostanze curative e di tonici.
Una radice che rigenera e regala energia
In passato, in tutta Europa, la genziana era usata come febbrifugo prima dell’introduzione del chinino. Oltre a fungere da stimolante dell’appetito e da regolatore intestinale, la genziana può rivelarsi una pianta assai utile anche in caso di astenia: prendete 20 g delle sue radici, 60 g di fiori di camomilla e 120 g di radici di valeriana, tagliate e mescolate il tutto e la sera, per almeno un mese, un’ora prima di coricarvi, mettete a bagno in una tazza di acqua calda un pizzico della miscela. Lasciate a bagno per 5 minuti, quindi filatrate e bevete, metà tazza prima di coricarvi e l’altra metà il mattino appena svegli. Vi sentirete rigenerati.
Un valido aiuto per “riparare” le lesioni
ll decotto preparato facendo sobbollire 100 g di radice in un litro d’acqua si usa esternamente per cicatrizzare ferite e ustioni solari
Applica il suo infuso sulla pelle: toglie grasso e impurità
Con l’infuso di genziana si detergono molto bene le pelli grasse e piene di efelidi. Preparatelo così: mettete a macerare 20 g di radici sminuzzate in un litro d’acqua bollente per 10 minuti. Lasciate raffreddare la miscela e conservatela in una bottiglia chiusa: avrete a vostra disposizione un eccezionale tonico-detergente naturale. Usatelo per tutta l’estate la sera, per la pulizia del viso: evita la formazione di punti neri, attenua le rughe e restituisce luminosità all’epidermide

by Riza.it

2 commenti:

Ale ha detto...

Grazie cara, sempre interessanti questi consigli... Un bacione.

Sifrareikimaster ha detto...

Grazie a te Ale, che mi segui sempre :)
Luce e Amore

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