Il Secondo Accordo

Segue I quattro Accordi: Introduzione e Primo Accordo


Non prendere nulla in modo personale

Durante il periodo della nostra educazione, o addomesticamento, impariamo a prendere tutto in modo personale. Pensiamo di essere responsabili per ogni cosa. Io, io, io, sempre io!

Nulla di ciò che fanno gli altri è a causa nostra. E' a causa loro. Ognuno vive nel proprio sogno, nella propria mente, in un mondo completamente diverso da quello in cui viviamo noi.

Prendere le cose in questo modo vi rende facili prede di chi cerca di inviarvi veleno emozionale. Possono agganciarvi con una semplice opinione e farvi inghiottire tutta la loro spazzatura emotiva. Quando prendete qualcosa in modo personale, la assimilate e diventa la vostra spazzatura. Ma basta non prendere nulla in modo personale per essere immuni al veleno. L'immunità al veleno emozionale è il dono di questo accordo.

Quando prendete le cose personalmente vi sentite offesi e la reazione è quella di difendere le vostre convinzioni, creando conflitti. Rendete grande qualcosa che di per sé è piccolo, perché avete bisogno di avere ragione e di dimostrare che gli altri si sbagliano.

Melissa e pino la coppia riequilibrante

Quando la tiroide non funziona a dovere, cosa che può capitare di frequente non solo in presenza di patologie specifiche ma anche durante i cambi di stagione, la sintomatologia è molto chiara: cali energetici, sovrappeso, stanchezza cronica e affaticamento mentale nei casi di ipotiroidismo, irritabilità, insonnia, scarsa concentrazione, dimagrimento per le ipotesi di ipertiroidismo. In questi casi può essere d’aiuto una terapia a base di oli essenziali. Vediamo quali sono quelli adatti per le due diverse esigenze.
Contro l’ipertiroidismo
La dolcezza della melissa placa la tiroide “eccitata”
La melissa è la pianta prediletta dalle api: il suo nome deriva dal latino mellis (miele) e di questo prezioso alimento energetico e nel contempo calmante racchiude tutte le caratteristiche di forza e dolcezza: non a caso i monaci carmelitani ne ricavavano una famosa “acqua antisterica”. La farmacologia ne ha confermato l’efficacia sulla tiroide: lamelissa ha infatti il potere di inibire l’attività di questa ghiandola interferendo sulla tireotropina, un ormone ipofisario che stimola la sovraproduzione degli ormoni tiroidei specifici e dà luogo a ipertiroidismo.

Le indicazioni
L’ olio essenziale di melissa è il rimedio d’elezione per tutti i problemi di ipertiroidismo e per le somatizzazioni che ne derivano: sudorazione, tachicardie, ipertensione, insonnia, nervosismo, spasmi muscolari. Massaggiato sulla fronte nel punto corrispondente all’ipofisi (più o meno al centro delle sopracciglia) o inalato tramite suffumigi, favorisce il rilassamento e riequilibra il sistema neuroendocrino.

Per il massaggio rilassante
Diluire 3 gocce di olio essenziale di melissa in un cucchiaino di olio di mandorle dolci, e massaggiare il punto tra le sopracciglia con un movimento circolare antiorario, per qualche minuto.

Per i suffumigi armonizzanti
Versare in una piccola bacinella di acqua bollente 6 gocce di olio essenziale di melissa, e aspirare i vapori balsamici che si levano dal recipiente, fino a che l’acqua non si raffredda.

La freschezza in un fiore di sambuco

La ricarica naturale dell’estate
Se cerchiamo una pianta capace di darci il giusto sprint durante l’estate, non possiamo che prendere in considerazione il sambuco. Si tratta di un alberello dai fiori bianco-avorio che cresce soprattutto sui terreni abbandonati, ai bordi delle strade, sbucando qua e là dove trova spazio, magari tra le fessure di cemento: è persino in grado di far capolino dove viene riversato materiale di scarico o inquinato, ribadendo così la sua fama di pianta del rinnovamento e della rigenerazione, cara per questo motivo alle antiche popolazioni celtiche. Il sambuco è stato così apprezzato per le sue virtù curative che i contadini tedeschi e del Tirolo erano usi inchinarsi davanti a questa pianta sette volte perché sette sono i regali che si ottengono dai fiori, dai germogli, dalle foglie, dalle bacche, dal midollo, dalla corteccia e dalle radici della pianta di sambuco.

Freschezza in regalo col bagno al sambuco
Facciamo tesoro di questi insegnamenti che ci vengono tramandati. La sera, quando ci sentiamo spossati dalla calura estiva, facciamo un bel bagno rinfrescante e abituiamoci a mettere nella vasca da bagno qualche manciata di fiori e foglie di sambuco. Terminato il bagno, possiamo anche massaggiare le gambe con una spugna su cui siano stati posti i fiori macerati nell’acqua. Questo massaggio servirà a combattere la stanchezza estiva e a tonificare la pelle di tutto il corpo. Secondo i dettami dell’aromaterapia inoltre, durante le notti d’estate, è consigliato bruciare insieme all’incenso in grani qualche fiore di sambuco. La dolce intensità del profumo cancellerà la fatica, stimolerà l’eros estivo e favorirà un sonno tranquillo. I fiori di sambuco hanno anche un’azione più propriamente curativa. Preziosi in caso d’influenza estiva, è opportuno utilizzarli così: la sera, prima di dormire, mettete due cucchiaini di fiori di sambuco con una scorza di limone in una tazza d’acqua bollente, lasciate riposare e bevete.  Il decotto funziona come sudorifero e favorirà l’eliminazione delle tossine durante la notte.
Saperne di più: la marmellata di sambuco, rigenerante e depurativa
Del sambuco sono utili anche le bacche. La tradizione contadina toscana ci tramanda la ricetta di una deliziosa marmellata, dagli effetti ricostituenti. Con un effetto in più: delicatamente lassativa, depura e sfiamma l’intestino. Potete trovarla nei negozi di alimentazione biologica e naturale o prepararla da voi, seguendo questa procedura.
Lavate e mondate le bacche di sambuco e metettele in una pentola. Premete bene per far uscire un po’ di succo. Ponete a cuocere a fuoco moderato e, dall’inizio della bollitura, mescolate frequentemente. Quando la confettura sarà di consistenza media, aggiungete mezzo chilo di zucchero e fate bollire sino ad ottenere  un composto denso. Invasate ancora caldo.

Le melanzane drenano e sgonfiano

Tranne poche persone che proprio non riescono ad apprezzarne né il gusto né la consistenza, la maggior parte degli italiani mangia senza problemi la melanzana, ortaggio originario della Cina e sbarcata in Europa grazie agli Arabi e che durante i mesi estivi compare sulle nostre tavole in diverse combinazioni e ricette. Il suo nome scientifico, Solanum melongena, ricorda il fatto che appartiene alla famiglia delle solanacee, insieme quindi al pomodoro, al tabacco, al peperoncino. La parte della melanzana che consumiamo ha la buccia lucente, nera, viola, bianca o rossa, mentre la superficie può essere liscia o a costole e la forma varia dal tondo all’oblungo all’ovoidale.

È diuretica e stimola l’intestino
La melanzana era anticamente considerata addirittura immangiabile: in effetti essa contiene una sostanza, la solanina, che rende sconsigliato consumarla a crudo. Di suo, tuttavia, la melanzana è un ortaggio poverissimo di calorie (ne apporta soltanto 16 per 100 grammi) ma la sua polpa tende ad assorbire molto i condimenti, in particolare l’olio, e questa caratteristica va tenuta in seria considerazione quando la si cucina.

I Quattro Accordi: introduzione e Primo Accordo

Qualsiasi cosa facciamo nella vita è basata sugli accordi che abbiamo preso, con noi stessi, con le persone, con la Società, con Dio. Ma gli accordi più importanti sono quelli che facciamo con noi stessi. In essi ci diciamo chi siamo, come comportarci, cosa è possibile, e cosa impossibile. Diciamo: "Io sono così. Posso fare certe cose ma non altre".
     Un solo accordo non è un problema, ma averne tanti ci fa soffrire e fallire nella vita. Gli accordi che nascono dalla paura ci fanno disperdere molta energia, ma gli accordi che nascono dall'amore ci aiutano a preservare l'energia e persino a ottenerne di più.
     Se vogliamo vivere una vita felice, dobbiamo trovare il coraggio di rompere gli accordi che ci limitano, e scegliere nuovi accordi basati sull'amore. Quando saremo finalmente pronti a ciò potremo fare quattro accordi che ci aiutano a ritrovare la nostra libertà personale.
     I quattro accordi, basati sull'antica saggezza tolteca, ci offrono un semplice codice di condotta che può trasformare la nostra vita in una nuova esperienza di libertà, felicità e amore.

I segreti per aumentare la serotonina

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